Emis Killa: “Non è il massimo che Moreno sia all’Isola, io ho rifiutato l’invito”
Emis Killa si tiene accuratamente lontano dai reality, a meno che non glie vanga proposto un ruolo che gli consente di rimanere sopra di una spanna rispetto a quello di semplice concorrente. Intervistato dal Corriere della Sera, il rapper commenta la partecipazione all’Isola dei famosi di un suo collega, un rappresentante del suo stesso genere musicale, Moreno Donadoni. Moreno ha accettato di partire per l’Honduras, una decisione che Killa non ritiene sia stata il massimo:
Di Moreno possono non piacerti le canzoni e non è il massimo che ora sia all’Isola dei famosi, ma era veramente bravo a fare freestyle.
Tra Emis Killa e Moreno ci fu una lite, avvenuta all’epoca in cui il secondo non aveva ancora partecipato ad Amici. Entrambi si sono gettati quel momento alle spalle, proprio perché appartiene a un ‘epoca differente: “È di molti anni fa, durante un Tecniche Perfette”. Non è la prima volta che il rapper si scaglia contro il collega. Già in passato, all’epoca in cui Moreno partecipò ad Amici, criticò la decisione di mescolarsi al mondo della televisione:
Lui è un bravo ragazzo, lo conosco da molti anni, ricordo il suo passato da freestyler, in cui era molto bravo. Oggi, tralasciando i giudizi di gusto (non sono io a dover giudicare se il suo disco è bello o brutto), dico che purtroppo o per fortuna ha fatto la scelta di andare in un talent show e automaticamente – penso che lo sappia anche lui – ha perso di credibilità agli occhi di quelli che rappresentano il mondo del rap, underground e non. Seppure lui fosse il rapper più bravo dell'universo io so che automaticamente, collaborando con lui, farei scontenti parecchi dei miei fan, perché purtroppo o per fortuna la massa ragiona a modo suo. Quindi non farei delle cose con lui.
A Emis sono stati proposti diversi reality. La sua linea gli impone di non prendervi parte, al di là dell’offerta economica ricevuta:
Scelgo solo progetti che mi entusiasmano – dice a Il Messaggero Tv – e, per questo, ho rifiutato tante cose, indipendentemente dal tipo di offerta economica. Mi avevano chiesto di condurre un programma sugli scalatori ma anche di prendere parte all’Isola dei famosi e a Ballando con le stelle. Ma non sono andato, perché non mi appartengono.
La decisione di partecipare a The Voice in qualità giudice, invece, nasce da una ragione differente:
Era da tempo che volevo ricoprire quel ruolo. Diventi un figo per quelli che ti guardano da casa e hai la possibilità di formare questi ragazzi. Ho scelto di farne parte, perché ero convinto di poter dare qualcosa.