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Emis Killa: “Perla Blue? Non voglio che la guardino, la proteggo dalle energie negative della gente”

Emis Killa ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair. L’artista ha parlato della piccola Perla Blue, nata lo scorso agosto, e delle emozioni della paternità. Inoltre, ha svelato che in sala parto stava per svenire. La sua vita è completamente cambiata dopo l’arrivo della figlia. La sua priorità oggi è non compromettere il futuro di Perla Blue.
A cura di Daniela Seclì
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Ad agosto, Emis Killa è diventato papà della piccola Perla Blue avuta dalla compagna, la blogger Tiffany Fortini. In una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, il rapper ha parlato delle gioie della paternità. Ha svelato che lui e la sua fidanzata stavano cercando di avere un figlio da tre mesi, poi è arrivata la bella notizia: "È venuta dopo tre mesi che provavamo. Ma la pensavamo da tanto, e l’abbiamo voluta fortemente. Solo ho dovuto sistemarmi un po’ prima di farla. Mi piacciono i nomi composti e insoliti, e Perla Blue è unico e raro. L’alternativa era Menta".

La tensione di Emis Killa in sala parto

Emis Killa ricorda ancora la tensione provata il giorno della nascita di Perla Blue. Ha raccontato che solo in sala parto ha davvero realizzato cosa stesse succedendo e ha descritto l'emozione provata quando ha preso in braccio sua figlia per la prima volta: "In sala parto stavo per svenire, la dottoressa ha dovuto badare più a me che al resto. Perché mentre è nella pancia e sta arrivando, sì, sei un po’ teso, ma finché non esce mica capisci…La prendi in braccio e ti chiedi: ‘Che cos’è, l’ho fatta io?'. È vita, ma con la stessa forza della morte. La guardo e ha del miracolo".

Emis Killa e il desiderio di proteggere la sua bambina

Emis Killa si è detto desideroso – come ogni papà – di proteggere la piccola Perla Blue. Ha spiegato di credere nelle energie negative e dunque, intende preservarla dall'invidia delle persone e quando esce con la figlia, preferisce che non la guardino: "La proteggo dalle energie negative della gente. Che si concentra sulle stron*ate: m’invidiano la Porsche a specchi, mica la salute…Il potere non te lo perdonano. Così, lo denigrano. Insultandoti. Come quando sui social donne orrende scrivono ‘sei un cesso' a Belén o uomini persi ‘sei un fallito' a Gianluca Vacchi. Se accendono una luce su di te, è cattiva. Io poi ci credo – la rivista precisa che si riferisce al malocchio – il cuore ha un campo magnetico di circa due metri, e non è un segreto che il cervello emetta frequenze. Quando esco con lei, con Perla Blue, non voglio che me la guardino, per esempio. Giro il passeggino".

Il cambiamento di Emis Killa dopo la paternità

Infine, l'artista ha spiegato che dopo la nascita di Perla Blue ha avvertito di avere una grande responsabilità nei confronti della bambina. Così, ha cominciato a evitare di fare cose irresponsabili o rischiose. La sua priorità, infatti, è non compromettere il futuro di sua figlia: "Per la prima volta mi sento responsabile di qualcosa, e questo cambia tutto: non sto più al cellulare mentre guido, non attacco più briga in discoteca. Subito il pensiero mi va al fatto che non posso rincasare con un occhio nero, o nel peggiore dei casi rischiare di non farlo proprio, sbattuto in carcere o morto… Ci siamo promessi che non farò più cose che possano compromettere mia figlia. […] Vorrei essere per lei un padre più facile con cui convivere di quello che ho avuto, che entrava e usciva dagli ospedali. Lei è nata in una bella villa, nel privilegio, dove voglio che diventi grande in libertà senza essere altezzosa e col rispetto verso chi ha meno".

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