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Emma guarita dalla malattia: “Non ero nuova al problema, c’è chi combatte più di me ed è sottoterra”

Emma Marrone torna a parlare del problema di salute che le ha reso necessario fermarsi per potersi curare, prima di riprendere il suo lavoro. “Ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra” dichiara consapevole di essere stata fortunata. Poi aggiunge: “Non ero nuova al problema, ma quando ti succede, sei sempre impreparata”.
A cura di Stefania Rocco
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Guarita dalla malattia che l’ha colpita improvvisamente mentre si preparava a presentare il nuovo album “Fortuna”, Emma Marrone ha confessato al settimanale F di sentirsi fortunata. La battaglia affrontata, per quanto dura, le ha insegnato una volta di più quanto sia fondamentale la prevenzione nei casi come il suo. “Ho un gran culo perché dopo un mese ero già a presentare il mio disco” dichiara la cantante con la forza di spirito e la sincerità di sempre, qualità che l’hanno accompagnata anche in questa situazione. E che l’aiutano oggi a guardarsi indietro con la consapevolezza necessaria: “Mentre ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra”.

La malattia di Emma, un problema già vissuto

Emma non ha voluto dare un nome al problema di salute affrontato recentemente. Lo ha fatto per evitare di scatenare l’interesse morboso che l’impiego di un termine scientifico avrebbe generato. È il suo racconto a parlare al posto suo, le storie di vita privata di cui non ha mai fatto mistero:

Non ero nuova al problema, ma quando ti succede, sei sempre impreparata. Ti chiedi: perché proprio a me? Poi però ho pensato ai bambini di 8 mesi negli ospedali. Invece di incattivirmi, credo che la malattia mi abbia reso più dolce. Tutte le mattine mi sveglio con il buonumore, sono diventata ancora più sensibile. La malattia mi ha cambiato, in meglio.

La prima volta che ha scoperto di essersi ammalata

C’è stata una prima volta antecedente allo stop attuale, eventi che hanno contribuito a formare la memoria della cantante. È il retaggio pesante che Emma si trascina dietro fin da quando era solo una ragazzina alle prese con un problema che l’ha terrorizzata, senza mai riuscire a impedirle di seguire le sue passioni: “Quando l’ho scoperto la prima volta ero solo una ragazzina. L’unica cosa che mi è rimasta era una grande paura, che mi sono trascinata fino a oggi”. La paura è rimasta ma adesso Emma sa come allontanarla: “Non significa che oggi non ho paura: quella ce l’avrò sempre. Ma la combatto con la voglia di vivere”.

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