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Emma Marrone: “Ai tempi del liceo sono stata arrestata, ero una ribelle”

Intervistata da Rolling Stone, Emma Marrone ha raccontato gli anni in cui viveva nel Salento e frequentava il liceo classico. La cantante ha svelato candidamente di essere stata arrestata nel corso di un’occupazione.
A cura di Daniela Seclì
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Emma Marrone si è raccontata nel corso di una lunga intervista rilasciata a Rolling Stone. La cantante ha candidamente ammesso di essere stata arrestata quando era ancora un'adolescente: "Ero una ribelle, ma a scuola andavo bene. Una volta la polizia mi arrestò per un picchetto. Avevamo fatto occupazione, ma non era solo colpa mia. La preside mi ha salvato. Certo, entrare al liceo insieme alla polizia… Però ero precisa. Se i miei mi dicevano che a mezzanotte dovevo essere a casa, a mezzanotte meno cinque io ero già letto. Mi metteva ansia mettergli ansia. Quindi sì, ero ribelle, ma precisa. Una parac*la, direi. Alla fine ero ribelle nel pensiero, non mi piaceva vivere incastrata in una definizione". Ha raccontato, poi, la vita da liceale nel Salento:

"Ero un po’ diversa dal canone delle ragazzine del tempo in Salento. Il piercing, i tatuaggi, i capelli di mille colori… Poi frequentavo solo musicisti e band con cui suonavo. Gente che era ancora più strana di me. Non andavo in villa, allo struscio. Ero sempre chiusa in una cantina o in un pub, a suonare o a sentire suonare gli altri. Al Sud si nota ancora di più quando sei diverso, nell'accezione positiva. Io volevo fare musica, volevo cantare, ma non pensavo di farne un lavoro. Facevo la commessa, facevo la cameriera…"

"Amici mi ha cambiato la vita, ma non mi rendevo conto di quello che sarebbe successo"

Non poteva mancare un ricordo della sua esperienza nella scuola di Amici:

"Mentre facevo Amici non mi rendevo conto di quello che sarebbe successo. A me importava solo di poter cantare dal vivo davanti a 5 milioni di italiani. Caz*o. Mi ha cambiato la vita. Era il 2010. Sono solo 5 anni fa, sembrano vent’anni…Ancora oggi mi capita di svegliarmi al mattino e non crederci. Non do per scontato il fatto di essere qui, però è come se avessi programmato tutto quello che volevo essere. Mi ricordo che leggevo i nomi dei locali in cui suonavano le star e pensavo che volevo andarci anche io. Volevo suonare davanti a tanta gente".

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