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Era a tutti gli eventi di Sabrina Ferilli, poi la aspettava sotto casa: indagato per stalking

Ha seguito Sabrina Ferilli a tutti gli eventi pubblici per cinque anni. Quando si è presentato sotto casa, facendo regali e attenzioni, e nei luoghi in cui lei lavora, l’attrice ha deciso di sporgere denuncia in procura. Adesso l’uomo, un 60enne, è iscritto sul registro degli indagati per stalking.
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Lo scorgeva sempre tra le prime file, ovunque lei andasse. Che si trattasse della conferenza stampa per la presentazione di un libro o di un film, di un evento benefico o di una semplicissima manifestazione comunale, lui c'era sempre. Una tensione durata cinque anni quella che Sabrina Ferilli ha percepito, sempre crescente, nel vedere quell'uomo. Una presenza all'apparenza innocua, diventata poi assillante. Perché, quell'uomo non ha mai perso un appuntamento pubblico di Sabrina Ferilli per poi diventare un vero e proprio stalker.

È arrivato a seguirla, ad aspettarla sotto casa. Le mandava lettere e regali, la tampinava davanti agli studi televisivi, nei luoghi che l'attrice frequentava, la riempiva di attenzioni. È stato il punto di non ritorno, quello sul quale Sabrina Ferilli non ha voluto più soprassedere. Sentendosi spiata, perseguitata e violata nella sua intimità e nel suo privato, Sabrina Ferilli ha deciso di sporgere denuncia in procura. Due giorni fa, chiamata dalla pm Daniela Cento, l'attrice ha identificato il suo persecutore in fotografia e adesso l'uomo è iscritto sul registro degli indagati per stalking. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, che coordina il pool di magistrati che si occupa dei reati contro le donne, ha promesso provvedimenti in tempi stretti.

Come si punisce il reato di stalking

Il reato di stalking è punibile con la reclusione da 6 mesi a 5 anni (art. 612-bis) salvo il fatto che non ci siano circostanze aggravanti. Lo stalking può essere punito a querela della persona offersa e non è revocabile se il fatto viene commesso sulla base di quanto previsto dal secondo comma dell'art. 612 c.p., il reato è procedibile anche d'ufficio sulla base del terzo comma dello stesso articolo. Le misure cautelari prese per tutelare la parte offesa sono il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa oltre al divieto di avvicinarsi in luoghi determinati e mantenere una determinata distanza dai luoghi o dalla stessa persona offesa. L'imputato, inoltre, non può in alcun modo tentare una comunicazione con la parte offesa. In alternativa alla querela, la persona offesa può ricorrere all'ammonimento, che consiste nel far desistere lo stalker mediante un invito formalizzato dalle autorità di pubblica sicurezza

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