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Festival di Sanremo 2017

Ermal Meta precisa: “Sono arrivato dall’Albania con il traghetto, non con il barcone”

Ermal Meta è tra i protagonisti del ‘Festival di Sanremo 2017’. L’artista ha fatto una precisazione sul suo passato. A 13 anni è arrivato in Italia dall’Albania ma non intende diventare un simbolo di ‘integrazione felice’. A ‘Vanity Fair’ ha precisato: “Dall’Albania ci sono venuto su un traghetto normale, con mamma e sorella, mica col barcone come ha scritto qualcuno”.
A cura di Daniela Seclì
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Ermal Meta è tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2017. L'artista ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair, nella quale ha fatto alcune precisazioni sul suo passato. A 13 anni si è trasferito in Italia dall'Albania, ma non vuole diventare un simbolo di "integrazione felice":

"Non voglio esserlo! E poi dall’Albania ci sono venuto su un traghetto normale, con mamma e sorella, mica col barcone come ha scritto qualcuno. E in Italia sono stato accolto benissimo da tutti, sono stato molto fortunato".

Ermal Meta a Sanremo 2017 canta Vietato morire

Ermal Meta si è presentato a Sanremo 2017 con la canzone ‘Vietato morire‘, un brano che parla di violenza domestica. In proposito, l'artista ha dichiarato:

"Molti si stupiscono che sia una canzone dura, ma scrivere è come vivere e la vita non è mai facile. Io semmai mi stupisco di quanto siano leggere un po’ troppe canzoni. Non mi sarei accontentato di andare al Festival con una canzone qualsiasi: volevo portare questa, è la sola che ho presentato".

Infine ha spiegato che tutte le sue canzoni sono autobiografiche, ma non intende diventare un riferimento: "Tutte le mie canzoni sono autobiografiche, del resto non sono capace di scrivere “la fiction”. Ma non voglio cadere nel sentimentalismo, perché lo aborro: il particolare, qui, serve solo a riflettere il generale. E il soggetto della canzone non è la violenza, ma la disobbedienza. Non voglio diventare un riferimento. Voglio solo raccontare delle storie e se posso portare conforto, allegria, malinconia ben venga: sono felice che qualcuno recepisca un’emozione, qualunque essa sia. Quando guardi Guernica di Picasso non ti senti bene, eppure è un’opera incredibile".

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