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Eva Henger: “Da quando è morto Riccardo Schicchi ho attacchi di panico e claustrofobia”

L’ex pornostar ha parlato della sua infanzia difficile, del suo passato e del suo presente, raccontando di non aver dimenticato quello che è stato suo marito sino alla morte, avvenuta diversi anni fa: “Quando è mancato Riccardo son rimasta a vedere la chiusura della bara”.
A cura di Andrea Parrella
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Eva Henger si racconta in tv, al programma The Real, in onda su Tv8. L'ex pornostar, sposata con Riccardo Schicchi, ha raccontato al programma televisivo della sua infanzia e delle sue inquietudini recenti, dovute proprio alla scomparsa del marito di qualche anno fa:

Quando è mancato Riccardo son rimasta a vedere la chiusura della bara. Son rimasta lì fino all'ultimo. Una settimana dopo il funerale, mentre ero in macchina, cominciai a sentire un dolore fortissimo alla testa. Non capivo se stessi per morire per ictus o infarto, sudavo freddo e avevo paura. Mi hanno poi detto che si trattava di un attacco di panico. Gli psicologi mi hanno spiegato che ci si immedesima nella persona chiusa nella bara. Spesso mi capita di sudare freddo o avere attacchi di claustrofobia in ascensore. E' brutto convivere con questa cosa

Non è stata solo una delle regine del porno tra gli anni '90 e 2000,  la Henger, che da qualche anno ha sposato Massimiliano, ha raccontato di aver fatto tutt'altro prima di avviare la sua carriera fortunata: "Ho fatto tanti lavori, sono molto curiosa. Tanti non lo sanno ma durante gli studi ho lavorato in un ospedale come aiuto infermiera. Mi piaceva anche tanto. Praticamente vivevo in ospedale. Son stata per un anno nel reparto maschile degli interni e c'erano i vecchietti. Gli ultimi sei mesi li ho passati nel reparto di chirurgia infantile e lì poi ho lasciato…".

L'infanzia difficile di Eva Henger

Nata in Ungheria in anni difficili per molti paesi dell'est europeo, la Henger non ha vissuto un'infanzia molto felice: "Ero una bambina introversa. La mia famiglia d'infanzia era dispersa, anche per gli svariati matrimoni di mio padre: ha avuto cinque matrimoni e otto figli da mogli diverse. Ma non li ho potuti vivere i miei fratelli perché mio padre non lasciava un bel ricordo quando se ne andava e altre mamme non ci facevano frequentare tra di noi. Son stata una figlia unica senza alcun punto di riferimento".

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