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“Fabrizio Corona depresso e dimagrito, trattato peggio dei boss”

Paolo Bocedi, presidente dell’associazione antiracket Sos Italia Libera, lancia l’allarme e chiede i domiciliari per l’ex re dei paparazzi: “Da oltre un mese chiedo di vederlo e nessuno mi dà risposta: è trattato peggio dei boss”
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L'ex re dei paparazzi è depresso e dimagrito, secondo quanto rivela Paolo Bocedi, presidente dell'associazione antiracket Sos Italia Libera, che lancia l'allarme e chiede che Fabrizio Corona possa scontare il resto della sua pena ai domiciliari. Accusato di aver incassato 25mila euro dal calciatore David Trezeguet per non pubblicare foto compromettenti, l'ex di Belen Rodriguez sta scontando una condanna di nove anni al Carcere di Opera. Bocedi rivela al Fatto Quotidiano di non riuscire a mettersi in contatto con lui, di avere chiesto da più di un mese un colloquio con lui, ma non ha mai ricevuto risposta né dal direttore del carcere né dal tribunale di Sorveglianza. Tempi così lunghi non si vedono nemmeno per i detenuti al 41 bis, la norma del carcere duro.

In questo momento riuscire ad ottenere i domiciliari per Fabrizio Corona è un fatto impossibile, data l'aggravante applicata dai giudici di appello del Tribunale di Milano, che hanno disposto che per i primi cinque anni il paparazzo non può accedere a sconti di pena o misure di pena alternative, come appunto i domiciliari.

"Da oltre un mese ho fatto richiesta per incontrare Corona e non ho ancora ricevuto risposta, è scandaloso. C'è un sacco di gente che ha ucciso e che oggi è libera, Corona ha certamente sbagliato, ma non ha ammazzato nessuno. Io mi occupo di mandare in galera estorsori e mafiosi, anche uomini dello Stato come accaduto con l'ex prefetto Carlo Ferrigno e la condanna a Corona è ingiusta tanto più che le minacce sono state smentite."

Fu lo stesso Trezeguet a scagionare Corona ai microfoni di La7, quando Francesca Fagnani gli chiese se l'ex paparazzo l'avesse mai minacciato:

No, mai, assolutamente. Mai sentito minacciato.

Nessuno minacciò Trezeguet, né Corona né il suo autista, ma per i giudici d'appello la presenza di quest'ultimo avrebbe dimostrato la minaccia. Bocedi rincara:

Gente armata con il kalashnikov è una minaccia, non Corona e il suo autista. Io chiedo solo di capire come sta, di incontrarlo. Abbiamo scritto una richiesta di grazia per il presidente della Repubblica. Va bene anche una grazia parziale, togliere l'aggravante è decisivo.

Fabrizio Corona, conclude Bocedi, in carcere è depresso e dimagrito: ha già perso 10 chili.

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