Fabrizio Corona e il no della Cassazione: “Non c’è giustizia senza perdono”
Nella giornata di ieri, è arrivato il verdetto della Cassazione. È stata annullata la decisione del gip di Milano di abbassare il cumulo degli anni di detenzione di Fabrizio Corona, da 13 anni e due mesi a 9 anni. Il pubblico ministero, infatti, si era opposto alla decisione del gip e aveva fatto ricorso, incontrando in gran parte il favore della Cassazione. Negli atti si legge:
“Si annulla l’ordinanza impugnata limitatamente al riconoscimento della continuazione tra i reati di estorsione e i restanti reati oggetto delle sentenze dell’8 marzo 2010 del gip del tribunale di Milano e del 7 giugno 2012 della Corte d’Appello di Milano, e si rinvia per nuovo esame al gip del tribunale di Milano. Si rigetta il ricorso di Corona Fabrizio che si condanna al pagamento delle spese processuali”.
In tanti, inclusa l'ex compagna Belén Rodriguez, sono convinti che l'ex re dei paparazzi sia stato danneggiato proprio dall'eccessiva esposizione mediatica del suo caso. Una visione dei fatti che sembra trovare d'accordo anche il diretto interessato. Non a caso, ieri ha comunicato a Barbara D'Urso, tramite il suo avvocato, che desidera che cali il silenzio sulle sue vicende processuali. La presentatrice di "Pomeriggio Cinque" ha dichiarato:
"Ho sentito l’avvocato di Fabrizio Corona, per rispetto non riporterò quello che mi ha detto. Posso solo dire che come in passato mi ha chiesto di parlare di lui, ora mi chiede di non farlo più. Fabrizio chiede il silenzio. Diffonderanno presto un comunicato".
Il post sulla pagina Facebook – Dopo la sentenza, l'unico commento che è trapelato è quello pubblicato sulla pagina Facebook di Fabrizio Corona. Il profilo è gestito dal suo staff. Si tratta di una citazione di Papa Giovanni Paolo II:
"Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono".
Fabrizio, quindi, potrebbe ritenere che chi di dovere non abbia ancora perdonato gli eccessi che hanno caratterizzato il suo passato. Intanto, l'avvocato Chiesa ha esortato a non lasciare solo il suo assistito:
"Fabrizio continuerà comunque a combattere, ma non va lasciato solo".