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Fabrizio Corona e la vita da uomo libero, pronto alla prima serata in discoteca

Dopo una sentenza che ha decretato l’affidamento definitivo ai servizi sociali, l’ex paparazzo avrebbe già un ingaggio per una discote a Piacenza. Tuttavia, prima avrò bisogno di un’autorizzazione di un magistrato.
A cura di Par. And.
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Da qualche giorno Fabrizio Corona è stato definitivamente affidato ai servizi sociali sul territorio, dopo più di un anno e mezzo passato in carcere, dopo la condanna per estorsione, commessa ai danni del calciatore David Trezeguet, ricattato dal re dei paparazzi diversi anni in base al possesso di alcune fotografie che ritraevano l'ex calciatore della Juve in compagnia di una donna che non era sua moglie. Secondo la decisione del Tribunale di Milano, l'ex re dei paparazzi ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali sul territorio. In altre parole: potrà tornare a casa, dove dovrà comunque osservare una serie di limitazioni stabilite dal giudice. In buona sostanza, comunque, Corona è di nuovo in libertà, per la prima volta dopo circa due anni e mezzo di carcere. Questa la dichiarazione dell'avvocato Ivano Chiesa:

Fabrizio era fuori di sé dalla gioia, potrà riabbracciare il figlio, la mamma e tutti i suoi cari. Avrà comunque delle limitazioni di orario e delle limitazioni nelle comunicazioni.

Eppure nelle ultime ore è già giunta la notizia del primo ingaggio per l'ex re dei paparazzi dopo l'affidamento ai servizi sociali. A riportarlo è Il Mattino e si tratterebbe di una serata in una discotecadi Piacenza. Il condizionale è d'obbligo, visto che è necessaria l'autorizzazione di un magistrato per questo. Queste le regole previste in questa nuova vita che aspetta Fabrizio Corona: niente interviste né foto o social network. Per la gioia dei suoi tantissimi fan, l'ex fotografo potrà tornare al suo domicilio. Ma le regole stabilite dal giudice estensore Giovanna Di Rosa sono naturalmente molto stringenti: non potrà lasciare la casa dalle 23 alle 7 del mattino di ogni giorno, non potrà cioè rilasciare interviste, accedere ai social network e diffondere immagini senza il permesso del magistrato, come ha spiegato il legale.

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