Fiorello su Twitter: nel bene e nel male purchè se ne parli

Tutto parte da questo video, un video nel quale Fiorello confessa il suo amore per i social network ed, in particolare, per Twitter. Perchè li ama? Semplice, perchè gli forniscono finalmente l'altra faccia della medaglia, quella di coloro che non amano particolarmente la sua comicità e lo rendono esplicito utilizzando il suo ashtag personale. Con #Fiorello appare evidente l'esigenza di calcare nuovi scenari e di farlo soprattutto aggiornando la modalità di comunicazione da usare con il pubblico.

Fiorello è stato uno showman pioniere del social, tanto da anteporre il cancelletto più digitato dalla rete prima del titolo del suo nuovo evento televisivo. Il più grande spettacolo dopo il week end sembra essere spuntato fuori da una delle sue capatine in edicola, mentre tra le riprese del suo iPhone canticchia il successo di Lorenzo Jovanotti. E lo fa suo; così come fa suoi quasi 10 milioni di telespettatori, a dispetto del Grande Fratello 12.

Il risveglio dei tweet è il motore portante di Rosario che si reinventa dopo quattro anni di assenza dalle scene, ma con il valore aggiunto della componente social. La spinta verso il non visto non è necessariamente comprensibile al grande pubblico, che forse ha una vaga idea del potere del cinguettio, ma resta il fatto che funziona. Così come la rete ha rinvigorito le idee del mattatore, ha anche detto la sua in positivo e in negativo su Il più grande spettacolo dopo il week end.

Il primo della serie è Lorenzo Jovanotti, che si sente chiamato in causa per il sottofondo musicale che fa da traino allo show, e ribadisce la sua partecipazione all'ultima delle quattro puntate, quella del 5 dicembre prossimo.

La sua bacheca straborda di complimenti per l'amico-collega, che spiega:

Fiorello è un talento pazzesco e il suo è uno show infinito che continua al telefono,al ristorante,al bar,in macchina,in casa,dappertutto.

Dappertutto. In un susseguirsi di passaparola senza fine, così come succede sul suo social network preferito. I commenti balzano da una bacheca all'altra Ale Cattelan prende con autentica ironia l'imitazione di Morgano e Arisa che hanno spopolato nella parodia di X-Factor con Giuliano Sangiorgi.

Le critiche a Fiorello da Twitter

Ma la vera potenza della rete sta nel fatto di non avere limiti, e così come viene elogiato dal pubblico soddisfatto c'è chi ammonisce Rosario e gli ricorda che le regole del social network sono come quelle di Fight Club: mai parlarne! Anche le critiche hanno il sapore dolce della pacca sulla spalla perché di vere voci contro Fiore ne ha veramente poche.

Alcuni volti noti dello spettacolo dicono la loro con battute concise ma affilate come lame: ecco il tweet di Sabina Guzzanti, che non nega la noia alla visione dello show, seguono botta e risposta con alcuni dei suoi followers, una schiera che tende ad essere sempre più sottile se la comica non smette le sue opposizioni continue e costanti ad ogni cosa:

Concludiamo la carrellata di commenti dall'universo social proprio con una delle poche aspre stangate. Per Maurizio Malabruzzi, regista e autore di Agorà su RaiTre, la ventata di freschezza social non ha certo ibernato il trascorrere del tempo, nemmeno per Fiorello. Un copione già visto o una mossa scaltra giocata d'anticipo per dare lustro alla prima puntata del suo show? Forse Fiorello ha giocato un po' a carte scoperte, sapendo di essere l'evento mediatico più atteso della stagione, dopo sette lunghi anni di assenza. Senza ansie e con la calma necessaria ogni ciambella riesce con il buco, e forse ad alcuni occhi critici la sua troppa consapevolezza non è andata giù.

L'esplosione mediatica di ieri sera riporta strascichi fino ad oggi, così come continuerà a farlo almeno fino a conclusione dello show. Mentre la giostra senza sosta di Twitter e i suoi non si ferma, e continuerà a macinare opinioni e commenti in tempi record che solo il social può dare, noi attendiamo fiduciosi la seconda puntata d il più grande spettacolo dopo il week end, perché il successo a tutto tondo porta con se anche le critiche più accese del web.