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Francesca Fioretti dopo Davide Astori: “Il teatro non mi fa pensare ad altro, è stato importante”

Francesca Fioretti ha debuttato in teatro con una storia che racconta l’evoluzione di un amore nella vita di coppia, dalla realizzazione di un figlio all’anzianità: “Il teatro mi astrae perché quando sono sul palco non penso ad altro, per me è molto importante”. E ammette: “C’è tanto di me in questo spettacolo”.
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"La vita mi ha insegnato a non fare progetti". Francesca Fioretti non fa progetti ma è ripartita con un progetto teatrale di ampio respiro, "Lungs" di Duncan Macmillan diretta da Federico Zanandrea, direttore del Teatro Delfino. Il Corriere della Sera ha intervistato Francesca Fioretti a poche ore dal debutto di questo nuovo progetto che ha dato nuova linfa alla sua vita, un anno dopo la tragica morte del suo compagno di vita, Davide Astori. Per l'attrice, che non è infastidita dal fatto di essere spesso considerata una "ex del Grande Fratello" (ammette lucidamente: "Ora faccio teatro anche grazie all'esperienza del Gf"), è un nuovo inizio a tutti gli effetti.

Le parole di Francesca Fioretti

"Lungs" è la storia d'amore di due ragazzi che decidono di mettere al mondo un figlio. Si affrontano tutte le tappe della crescita della vita di coppia fino all'anzianità, per questo è uno spettacolo che le ha dato tanto.

Il teatro mi astrae. Quando sono qui non penso ad altro e per questo è stato molto importante. È bello impegnativo, anche più di otto ore al giorno siamo alle prove. È bellissimo come spettacolo. È una storia d'amore, due ragazzi si amano e decidono di mettere al mondo un figlio. Attraversano tutte le fasi della vita fino ad arrivare all'anzianità. È molto realistico come spettacolo, tutti quello che lo vedono si rispecchiano molto in questo testo.

Il punto di vista del regista

Francesca Fioretti ammette di non essersi vista immediatamente nella parte, poi però ha capito di avere dato tanto di se stessa in questo spettacolo: "Non mi ci rivedevo in alcune cose, ma c'è tanto di me in questo spettacolo. Veramente tanto e Federico Zanandrea è un santo, un uomo coraggioso nel puntare su di me". Lo stesso regista conferma il buon lavoro fatto da Francesca Fioretti: "Francesca ha le caratteristiche giuste per questo ruolo, ha una spontaneità e un istinto che si sposa perfettamente con questo tipo di testo e con la mia idea di regia". 

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