Francesca Fioretti, la vita dopo Davide Astori: “Mi innamorerò ancora”
Francesca Fioretti racconta la sua vita dopo la scomparsa di Davide Astori, il suo percorso di rinascita, l'amore per la piccola Vittoria e i progetti, tra i quali un libro dal titolo ‘Io sono più amore', uscito nelle librerie lo scorso 6 maggio. "Scrivo questo libro per tre persone e due sole ragioni: per Vittoria, per Davide, per me. Per non dimenticare nulla. Per vivere ancora", spiega. Sono passati tre anni da quando nel marzo 2018 il suo compagno ed ex capitano della Fiorentina non si è più risvegliato dal sonno a causa di una cardiomiopatia. Oggi, "ho imparato a convivere con questa storia, la mia più grande paura era non riuscire a godermi le cose. Vorrei ancora sorprendermi, innamorarmi, emozionarmi, vorrei ancora essere felice", racconta in un'intervista a Mowmag.com.
Il suo rapporto con gli uomini dopo Davide Astori
Francesca Fioretti non ha ritrovato l'amore, ora pensa solo a sua figlia e al suo cuore che ha tante ferite da ricucire. La piccolaVittoria però, ammette, chiede spesso se è in arrivo un fratellino: "Ma non c'è nessuno che ti sposa?". Oggi Francesca sa che chiunque sarà al suo fianco in futuro dovrà essere disposto ad accogliere il suo dolore e quello di Vittoria. "Non vuol dire che amerò meno. Né che amerò me no un eventuale altro bambino se mai lo avrò", spiega. "L'amore è molto più forte del dolore e se penso al mio futuro mi vedo sicuramente a fianco ad una persona coraggiosa". Nessuna storia seria, per ora, anche se ammette che qualche approccio con altri uomini c'è stato. "L’amore per Davide non finirà mai, ma con il tempo si trasforma e non vuol dire che non mi innamorerò più. In altri troverò qualcosa che lui non aveva".
Il dolore della piccola Vittoria
Vittoria oggi ha 5 anni, ma da 3 vive il dolore per la perdita del suo papà. "Non è un argomento tabù tra noi, spesso glielo ricordo io", spiega Francesca Fioretti. La prima volta che ha dovuto spiegarle la scomparsa di Davide, Vittoria aveva solo 2 anni e per questo da un lato è stato più semplice: "All'inizio ci ho dovuto lavorare, avevo sentimenti contrastanti, volevo trasmetterle serenità". Ora però inizia a fare tante domande: "Adesso è più grande e trovo molto bello che mi veda mentre piango o mi emoziono. È giusto che i bambini vedano anche questo lato dei propri genitori".