Francesco Facchinetti risponde a Barbara D’Urso: “No alle Carte Freccia”
La polemica circa il messaggio di protesta di Barbara D'Urso verso Trenitalia, a proposito della sua CartaFreccia platino mai ricevuta, non si placa. A giudicare dai commenti dei cybernauti lo sdegno nei confronti della conduttrice è davvero tanto. I pendolari italiani non hanno digerito le lamentele di Barbara (qui il video di protesta) a proposito dell'impossibilità di accedere alla saletta riservata ai possessori della famosa "tessera" come l'ha più volte definita. Ad aggiungersi ai cori di sdegno Selvaggia Lucarelli, che l'ha giudicata "frignona" e, tra le altre cose, anche poco rispettosa visto che nel video poggia i piedi sul sedile.
Facchinetti: "No alla prima classe, No alle CarteFreccia" – Il commento secco e corredato da una foto pubblicato dalla bacheca di Francesco Facchinetti ha racchiuso in poche battute la replica che gli italiani "speravano" arrivasse da un volto noto:
L'unico vero motivo per il quale faccio un lavoro pubblico è per poter comunicare e conoscere più gente possibile. È per questo che viaggio sempre in economy e con tutti quelli che mi incontrano faccio amicizia e il mio show:-)! #NoAllaPrimaClasse #NoAlleCarteFreccia
La critica, neanche tanto velata, del conduttore è proprio diretta alla vicenda scatenata da Barbara D'Urso e il suo è un "no" secco alle Carte di platino e Carte d'oro di Trenitalia e ai servizi esclusivi che ne comportano. Il bello di essere un volto noto, stando anche alle parole di Facchinetti, della TV è che non si smette mai di esserlo: in televisione e anche fuori dal piccolo schermo. Con tutti i pro e i contro del caso: dalla mancanza di privacy, alla curiosità morbosa dei telespettatori fino alla dovuta cautela nel divulgare certi video-messaggi di protesta. Questa volta sembra proprio che la conduttrice di Canale 5 abbia toccato le corde sbagliate, lamentandosi di un disservizio a cui tutti gli italiani si trovano a far fronte quotidianamente: con pioggia, vento e gelo tutti ci ritroviamo, inevitabilmente ad aspettare un treno in prossimità dei binari.