Francesco Testi: “Ho subito pregiudizi per aver partecipato al Grande Fratello”
Francesco Testi ha rilasciato una lunga intervista al settimanale "Nuovo". L'attore è tornato con la mente al periodo della sua partecipazione al Grande Fratello. Fu, infatti, uno dei concorrenti della settima edizione. Ha spiegato, però, che l'aver partecipato al programma lo ha reso vittima di pregiudizi:
“Ho subito pregiudizi nel lavoro di attore per aver preso parte al Grande Fratello, soprattutto perché gli addetti ai lavori partono dal presupposto che se sei uscito dalla casa di Cinecittà sei una macchietta. Molte volte ai provini mi hanno chiesto perché avessi partecipato al reality, come se fosse una nota decisamente negativa. Credo che chi partecipa a questo show non debba pensare che, una volta usciti dalla casa, si diventa attori: è da ignoranti! Non rinnego la mia partecipazione al Grande fratello, perché mi ha dato la possibilità di trasferirmi a Roma e di proseguire, così, il mio percorso artistico“.
Ha dichiarato, inoltre, che avendo un carattere schivo – qualora glielo chiedessero – non parteciperebbe alla versione vip del programma:
“Ero un po’ schivo già allora, adesso per me sarebbe difficile subire quell’attenzione, soprattutto per quanto riguarda la sfera privata. Non so come funzioni adesso, quando ho partecipato io nessuno ha bruciato le tappe in amore. È un po’ come accade in discoteca, dove ci sono quelli che si conoscono durante la serata e si scambiano solo i numeri di telefono e altri che vanno subito al sodo“.
Francesco Testi: "Io e Gabriel Garko non ci frequentiamo fuori dal set"
L'attore è nel cast della serie televisiva "L'onore e il rispetto". Ha spiegato, però, di non avere un'amicizia con il protagonista Gabriel Garko:
“Non ci frequentiamo fuori dal set, siamo semplicemente colleghi di lavoro”.
Infine, ha commentato il calo degli ascolti registrato quest'anno dalla fiction:
“Per me gli ascolti sono un mistero. Ma capita, a volte, che i programmi nuovi siano accolti da un boom di ascolti, oppure che le fiction più consolidate possano subire cali“.