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Franco Di Mare e la scappatella: “Falso, ho conosciuto Giulia 5 anni dopo la mia separazione”

Il giornalista smentisce il gossip della fuga con “una barista di 24 anni”: “Io e Alessandra ci siamo separati anni fa. Giulia troppo giovane? Sono fatti miei”.
A cura di Valeria Morini
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"Franco Di Mare lascia la moglie e va a convivere con Giulia, barista di 24 anni di Saxarubra": tra un bikini di Belen e una paparazzata di Ambra con Allegri, il gossip più inatteso dell'estate sembrava quello con protagonista il giornalista e conduttore di Uno Mattina, bollato di infedeltà coniugale con tanto di "fuitina" insieme a una giovane amante (lui ha 62 anni). Di Mare, però, non ci sta: in un lungo post Facebook, ha smentito in sostanza lo scoop sulla presunta scappatella raccontando la sua verità. Perché Giulia ha sì 24 anni (ma non fa la barista), ma la separazione tra l'ex inviato di guerra e la moglie Alessandra, con cui i rapporti sarebbero ottimi, risale a diverso tempo fa.

Mai avrei immaginato di dover scrivere di mie questioni private in questo spazio aperto a tutti. Sono sempre stato portato a stare lontano dal gossip e ho sempre creduto che le questioni personali (e a maggior ragione quelle intime) dovessero restarsene saldamente ancorate nella sfera impenetrabile del privato. Ma poiché, nelle scorse ore, sono circolate molte notizie false sul conto mio e di altre persone che amo, credo di dovere qualche precisazione e qualche chiarimento anche perché me lo impone la mia, seppur risibile, visibilità.
Il mio matrimonio è purtroppo naufragato qualche anno fa. Non sarebbe certo questa la sede per definire di chi siano le responsabilità di un doloroso fallimento, ma diciamo che me ne assumo una quota più che rilevante: detengo ampiamente il pacchetto di maggioranza delle azioni, diciamo così. Dal momento che abbiamo sempre creduto che i fatti nostri fossero e dovessero restare nostri, Alessandra ed io avevamo deciso di comune accordo di separarci in modo morbido, continuando a mantenere una relazione civilissima fatta di grande stima e affetto. Alessandra è stata (ed è tuttora) una delle persone più importanti della mia vita. È grazie a lei che la nostra Stella (adottata da Di Mare dalla Sarajevo in guerra, ndr) è diventata una giovane donna che farebbe inorgoglire qualunque genitore. Ale c’era quando io (spesso) ero assente; c’era quando Stellina studiava e cresceva, l’ha aiutata a superare le prime difficoltà, a laurearsi a pieni voti e, in definitiva, a diventare lo spettacolare essere umano che è oggi. Alessandra, molto più di me. Per questo, e per molto altro, le sarò grato per sempre.

"Giulia non c'entra col fallimento del mio matrimonio"

Quindi, Di Mare racconta l'incontro con la nuova compagna, avvenuto quando l'amore con Alessandra era già finito da tempo:

Dopo anni di separazione di fatto, a me è successo di incontrare un’altra persona. Capita. E per certi aspetti è una benedizione. Vuol dire che la vita va avanti, se si è capaci di rimettersi in gioco. Anche questi dovrebbero essere – in definitiva – fatti miei. Ma dal momento che c’è chi somma faccende molto distanti tra loro traendone conclusioni affrettate, è evidentemente necessario dire che Giulia (che non fa la barista – lavoro peraltro rispettabilissimo) è arrivata nella mia vita cinque anni dopo la mia separazione da Alessandra, quando vivevo da solo, e dunque – com’è evidente – non ha alcuna responsabilità nel fallimento del mio matrimonio. Nessuna.

"Troppo giovane? Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce"

Infine, il giornalista chiosa parlando della giovane età della fidanzata:

La sua giovane età è certo un altro elemento frizzante, nella calura estiva. Anche questi dovrebbero essere fatti miei in fondo, non credete? Ma tant’è. Diciamo che non ho mai avuto predilezioni anagrafiche di questo tipo, per così dire. E capisco anche che a guardarla da fuori la cosa appaia un tantino cliché. Il fatto è che non avevo messo in conto che, molto banalmente, il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce, come diceva Blaise Pascal molto prima di diventare un bigliettino nei cioccolatini.
Ora so che è vero.
Auguro a tutti (e anche a me) un’estate meno pettegola.

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