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Gabriele Mora riparte da Twitter

L’ex “talent” scout dice di voler cambiare vita ed uscire dall’ambiente che frequentava. Ieri ha pubblicato il suo primo cinguettio virtuale: la redenzione passa per Twitter?
A cura di Andrea Parrella
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Gabriele Mora, al secolo Lele, è di nuovo in corsa. Tenta il rilancio del campione, quello che si verifica quando meno te lo aspetti, nel momento di difficoltà. In stile Corona insomma, che come affermava in maniera agghiacciante nel film Videocracy, in onda settimana scorsa su La7, mentre era in carcere aveva già programmato tutto quello che avrebbe fatto dopo per approfittare dell'evento: il vittimismo delle sue dichiarazioni, le magliette, il sito internet e tutto ciò che ne è conseguito.

A dire la verità Mora sembra averla preso un po' peggio la sua permanenza in carcere. Sarà l'età, le aspettative di vita prima di finire nel baratro, fatto sta che i chili persi (circa 40, la sua fisionomia è cambiata), sembrano il biglietto da visita di qualcuno che ha improntato quell'esperienza nel segno del cambiamento. Il suo percorso di redenzione passa per la comunità di Don Mazzi da frequentare dopo la scarcerazione, che adesso sta frequentando, per l'attenzione ai suoi figli, che fino a ieri aveva trascurato ed oggi, il nuovo Gabriele, vuole rendere centrali nella sua vita.

A sconfessare l'ipotesi del suo totale smarrimento ci sarebbe Twitter. Ieri è apparso un nuovo contatto, @gabriele_mora, che sembra avere il giusto pedigree per essere ufficiale. Foto ponderata, nel suo nuovo aspetto, primo (ed unico finora) tweet molto chiaro e deciso:

E prontamente si sono impegnate a ritwittare ed inviare saluti delle vecchie conoscenze dell'ex agente (sarà questo il titolo adatto?) come Serena Grandi e Ana Laura Ribas. Bisogna dire la verità, per quanto si voglia credere al processo di purificazione di Mora, il suo contatto su Twitter è il riverbero di qualcosa di già sentito. Mora dice che vuole uscire dall'ambiente estremo in cui era coinvolto prima del carcere (giunto in verità per bancarotta fraudolenta, quindi nulla a che fare con la dissolutezza ed i suoi harem di vip in Costa Smeralda), che non tornerà mai più a fare l'agente.

Tuttavia, ricomparire così presto sulla scena pubblica, con premesse sobrie ed evangeliche come le sue, più che un processo di redenzione sembra tuttalpiù un' apparente e non effettiva riqualificazione, vista e rivista, per riproporsi sotto altra veste, senza che nulla sia effettivamente cambiato. Che Mora non se la prenda per questa sfiducia, purtroppo il mondo che ha ampiamente contribuito a creare ed alimentare è fatto anche e soprattutto di questo: invenzione allo stato puro.

L'augurio per lui è che la sua riabilitazione come uomo e cittadino sia franca ed onesta, anche se non si è ancora vista traccia di una punizione che gli faccia pagare l'aver dato vita a tipi umani, modelli di vita, che sono lontani anni luce da un ambiente che dovrebbe basarsi sul merito. Non saremo allarmisti nel dare la colpa solo a lui, ma nemmeno a discolpare uno tra i principali responsabili solo perché ha annunciato di voler cambiare.

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