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Gabriele Parpiglia difende Lele Mora e massacra la D’Urso

Il giornalista del settimanale Chi esprime tutto il suo dissenso su Facebook, contro alcuni giornalisti sciacalli a caccia di un contatto con Lele Mora, appena scarcerato. Non le manda a dire neanche a Barbara D’Urso, raccontando lo scambio di messaggi al vetriolo con lei.
A cura di Laura Balbi
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Il giornalista del settimanale Chi esprime tutto il suo dissenso su Facebook, contro alcuni giornalisti sciacalli a caccia di un contatto con Lele Mora, appena scarcerato. Non le manda a dire neanche a Barbara D'Urso, raccontando uno scambio di messaggi al vetriolo

Una versione inedita di Gabriele Parpiglia che si sfoga su Facebook, in un post lunghissimo e articolato dove spiega il suo risentimento nei confronti del comportamento di alcuni giornalisti in relazione alla vicenda della scarcerazione di Lele Mora. Il giornalista di Chi non fa mistero della gioia per la liberazione del suo amico, sebbene a questa sia seguita un'opera di accanimento dei tanti che vorrebbero aggiudicarsi un'intervista o anche solo un contatto con l'agente dei vip.

La reazione di Parpiglia che si definisce "amico vero" dell'ex carcerato, è di sdegno e critica, sebbene si tenga alla larga dal fare nomi e cognomi:

Persone e "persone". Hanno liberato Lele. O meglio dovrebbero liberarlo tra qualche ora. Speriamo. Io sono felicissimo. Io non sono uno di quelli che volta le spalle quando si è in difficoltà, in questi mesi gli avrò scritto almeno tre lettere a settimane e sono andato a trovarlo. Lo ammetto: ho pianto con lui. Ora però si ricomincia, speriamo, a vivere. Detto ciò vi racconto una storia. Lele, non è in carcere per un reato relativo a troie e prostitute, ma per una bancorotta fraudolenta molto meno grave rispetto a quella di altri noti imprenditori di cui non faccio il nome, ma che invece di scontare 13 mesi di carcere, hanno fatto solo i 90 giorni canonici di detenzione. Succede che ora il mio tel. squilla all'impazzata. Dall'altra parte giornalisti (finti amici) che mi dicono: "Dacci una mano per intervistare Lele. Sai… come lo tuteliamo noi". Questo è il mio mondo. Gente che ieri mangiava a sbafo al suo tavolo, che per un anno intero se lo sono dimenticato, ora fanno gli assatanati per avere l'intervista e addirittura improvvisamente lo vogliono tutelare. Un giorno farò nomi e cognomi.

Gabriele senza peli sulla lingua li definisce assatanati in cambio di uno scambio di battute, pronti a giocarsi il tutto e per tutto pur di avere l'esclusiva, pur di fare lo scoop. La rabbia del braccio destro di Alfonso Signorini travolge in prima persona Barbara D'Urso, la conduttrice televisiva che spesso durante il suo contenitore quotidiano Pomeriggio Cinque, si occupa anche di vicende legate a personaggi più o meno noti. Parpiglia scrive:

Ma la cosa che mi ha più addolorato e offeso è stato l'atteggiamento di Barbara D'urso così rispondo a chi mi chiede perché ce l'ho con lei. Dopo mesi e mesi ero riuscito ad avere il permesso, lo scorso maggio, di poter andare da Lele. Ovviamente ero teso, tesissimo. Pochi minuti prima di arrivare in carcere, sul mio cell. un messaggio poco gradevole della paladina Barbara. Mi rinfacciava di aver scritto che lei era furiosa perchè le avevano tolto Pom 5 estate, mi ha detto che io non avevo classe, che con lei ero in debito perché pochi giorni prima mi aveva citato nella sua preziosissima trasmissione, Pom 5. Cioè il mio momento anzi il mio magic moment pre carcere, roba non facile, rovinato da un messaggio inutile e minaccioso della D'urso. Tra le altre cose non sapevo minimamente di cosa stesse parlando. Ma questa è la sua tecnica solita da gioco di potere dl più forte contro il più debole. Un giorno vi racconterò. Ovviamente sono ancora in attesa delle scuse da colei che ogni mattina fa copia e incolla su Twitter degli articoli di cronaca del corriere, dice che "orrore" e poi pubblica i suoi vestiti firmati che rimandano al link del suo sito privato (chiamasi marketing o anche in altri modi se volete) e comunque le ho risposto: "Scusa, sto entrando in carcere, vado incontro ai problemi seri della vita, non ho voglia di queste stronzate". Invece ora ho solo voglia di rivedere il mio vecchio (perché lui è vecchio!) amico Lele.

Lo sfogo di Gabriele appare duro e inflessibile, anche se in alcuni tratti poco chiaro. Del resto è lui stesso a intervallare la storia precisando che un giorno racconterà come sono andate davvero le cose. Mentre appare ormai chiaro che tra i due non corre assolutamente buon sangue, ci si chiede se presto o tardi arriverà la replica della presentatrice chiamata in causa.

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