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George Michael gay odiato dai gay, ha amato poco e scopato tanto

Il suo orientamento sessuale era un pubblico segreto e quando fu costretto al ‘coming out’, dopo l’arresto per condotta immorale, subì gli attacchi di colleghi e associazioni per essersi esposto in ritardo. La vita privata è sempre stata rovinata dal gossip, che lui odiava apertamente, che l’ha costretto a nascondere gioie e dolori di una vita in cui ha amato poco e scopato tanto.
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George Michael, l'ennesimo dei grandi che ci lascia nel 2016, un'annata infima che ci ha portato via, come ha bene scritto Michele Azzu su Music Fanpage, gente che aveva il coraggio di mostrare di cosa il rock-pop fosse capace. Misurare la statura gigantesca di George Michael voleva dire anche – come spesso accade a queste icone totali – rendersi conto della disperata desolazione in cui si era andato a ficcare. Un uomo in grado di morire artisticamente e rinascere più delle sette vite di un gatto, un artista che è riuscito a contrastare lo strapotere della sua etichetta, girare le spalle agli impresari e tirare fuori due dischi di rara bellezza – "Older" e "Songs from the Last Century" – che gli fecero perdere milioni di copie rispetto al passato. Questi sono gli artisti, contro gabbie e paletti imposti molto spesso anche dalla propria condizione.

George Michael gay, il segreto di Pulcinella

Possiamo dirlo perché ne abbiamo vissuto gli anni d'oro della sua carriera con una certa consapevolezza: mediaticamente il suo orientamento sessuale era niente di più che il "segreto di Pulcinella". Lui, però, ne soffriva. Dal "Cioè" al "People", i giornali di mezzo mondo non parlavano mai delle donne di George Michael ma i tabloid più beceri, dal "The Sun" in giù, spiattellavano con una certa frequenza interviste a presunti flirt, retroscena, scappatelle a Soho, che confermavano tacitamente l'omosessualità del cantante amatissimo dalle donne.

Il coming out tardivo e le critiche dei colleghi

Fu costretto a fare "coming out" quando gli fu teso il più meschino dei tranelli: adescato da un poliziotto in un bagno pubblico del parco di Beverly Hills. La denuncia per "condotta immorale" e l'ampia risonanza mediatica del caso spinsero George Michael ad uscire finalmente allo scoperto. Quel ‘coming out' ne produsse di fatto una rinascita commerciale e sociale inimmaginabile. "Outside", il brano inedito che lanciò il suo greatest hits "Ladies and Gentlemen", è un testo potente con un video censurato ispirato proprio alla sua vicenda privata. Da quel punto in poi fino a "Patience", album che contiene altri singoli gay friendly come "Freeek!!!" e "Amazing", George Michael si prende la libertà di essere eccessivo e colorato, senza avere la paura di finire a rappresentare il solito cliché.

Un ‘coming out' che però fece arrabbiare molti suoi colleghi. Il primo a schierarsi apertamente contro di lui fu Elton John, che oggi lo rimpiange come ‘un amico che ho amato'. Il motivo fu proprio legato alle sue dichiarazioni circa la sua omossessualità giunte troppo tardi. I due, dopo una serie di botta e risposta piccati incluso un caustico Michael che asserì di non essere mai stato amico di Elton John, fecero pace con una cena ufficiale nel 2006 a casa del "Rocketman" (si dice che il cuoco fosse Gordon Ramsey). Un altro dei grandi della musica che non ha mai gradito le ‘clownerie' di George Michael è stato Morrissey. Oltre a criticare aspramente la sua musica, l'ex Smiths non avrebbe mai gradito la scelta di strumentalizzare la sua omosessualità per fini commerciali.

L'odio aperto verso il gossip

George Michael odiava il mondo del gossip. I tabloid non gli hanno mai dato tregua, inserendolo sempre al centro di scandali sessuali, liti e retroscena sulla sua dipendenza dalle droghe. Anche nel corso delle interviste, George Michael è sempre stato schietto e senza ipocrisie, parlando apertamente della sua dipendenza. A Simon Hattenston – per il Guardian – scrisse una lunga lettera dopo un'intervista finita male e mai pubblicata, perché non accordata, in cui si parlava senza filtri di sesso causale e fumate di crack:

Ad essere onesto, non ci tengo a far sapere al mondo di andare con gli obesi pensionati. Anche al buio.

Gli amori più grandi sono stati due. Anselmo Feleppa, designer brasiliano conosciuto nel 1991, è stato il suo più grande amore perché terminato tragicamente, con la sua morte nel 1993 per le complicazioni dovute al virus dell'HIV. Un segreto che l'artista si è portato dietro fino al suo coming out. Kenny Goss  non era il suo compagno attuale ma uno degli amori più forti. Conosciuto nel 1996 e sposato civilmente nel 2005. Una relazione complessa e complicata ma che, nonostante i demoni di George, è stata salda per lungo tempo. Anche per questa sua mancata serenità, aveva sviluppato un odio aperto verso il mondo delle chiacchiere che lo aveva costretto, sin dai tempi della popolarità con i "Wham!", al parlare al massimo di ‘orientamenti bisessuali', nascondendo gioie e dolori di una vita in cui ha amato poco e scopato tanto.

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