video suggerito
video suggerito

“Giacomo Urtis non è un chirurgo plastico”: la bomba a poche ore dal debutto sull’Isola

Giacomo Urtis, medico che si appresta a partecipare alla nuova edizione dell’Isola dei famosi, non sarebbe un chirurgo plastico. Lo sostiene la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.
A cura di Stefania Rocco
40 CONDIVISIONI
Immagine

Giacomo Urtis è sicuramente il “chirurgo dei vip” più conosciuto d’Italia, l’uomo che attraverso la popolarità riflessa dei suoi assistiti (e alcuni colpi di testa) è riuscito a diventare a sua volta molto noto. Si appresta a partecipare alla prossima edizione dell’Isola dei famosi dove, per la prima volta, i telespettatori italiani potranno farsi un’idea precisa della sua personalità.

Eppure, a poche ore dal debutto della nuova Isola dei famosi, a Urtis arriva una spiacevole tegola sulla testa. L’uomo non sarebbe un chirurgo plastico ed estetico, ma un medico Specialista in Dermatologia e Venerologia. E le due cose sarebbero profondamente diverse.

La precisazione di Paolo Palombo, presidente di SICPRE

A specificarlo in una nota è Paolo Palombo, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. L’uomo invita gli utenti a diffidare di chi vanta titoli dei quali non avrebbe alcun diritto di fregiarsi:

In base alla normativa italiana, chi è in possesso della laurea in Medicina e Chirurgia può dedicarsi alla chirurgia plastica, come peraltro all’otorinolaringoiatria, oculistica, ortopedia, ginecologia e ostetricia e a molte altre discipline. Per potersi definire chirurgo plastico e chirurgo estetico, però, occorre aver conseguito la Specialità in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, che si ottiene con un esame al termine un corso di 5 anni che segue alla laurea in Medicina e Chirurgia. Giacomo Urtis, che è un medico Specialista in Dermatologia e Venerologia, non può fregiarsi di questo titolo.

Palombo entra nello specifico e spiega quali sarebbero le differenze tra questi due diversi tipi di specializzazione:

Conseguire la Specialità vuol dire fare pratica in ospedale per cinque anni, tutti i giorni, acquisendo dimestichezza con tutte le tecniche e i dispositivi utilizzati dalla Specialità. Alcuni interventi di chirurgia plastica possono essere eseguiti anche da chi non è Specialista, ma ovviamente la preparazione di chi ha conseguito questo titolo è molto diversa rispetto a chi si è fermato prima, o ha proseguito su altre strade.

Il presidente della SICPRE conclude invitando eventuali interessati ad affidarsi solo agli esperti del settore:

La chirurgia plastica è una pratica sicura, a patto però che sia eseguita in ambienti idonei e da specialisti seri e preparati, che si sono formati nel migliore e più completo dei modi per affrontare questi interventi e le eventuali complicanze che possono derivare. In ogni atto umano è insito un rischio e gli interventi di chirurgia plastica, ovviamente, non fanno eccezione. Per questo è fondamentale affidarsi a chi ha studiato per fronteggiare ogni eventualità.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views