Gianfranco d’Angelo: “Pentito di essere andato da Barbara d’Urso, ho ricevuto accuse assurde”
In tempi di coronavirus, qualsiasi ambito del mondo dello spettacolo sembra essere contaminato. Non è esente Gianfranco D'Angelo, che ha raccontato in un'intervista a Libero di come anche la sua tournée teatrale non sia stata risparmiata dagli effetti che questa improvvisa e assurda situazione sta comportando, con l'annullamento delle date in giro per l'Italia e le conseguenti difficoltà per i teatranti: "Tutti parlano delle scuole e dei cinema, giustamente, ma anche noi siamo al collasso".
Gianfranco d'Angelo critico con Barbara d'Urso
Nell'intervista c'è spazio anche per la notizia con cui D'Angelo era tornato in qualche modo alla ribalta mesi fa, quella polemica sulla pensione lanciata dal salotto di Barbara d'Urso. Il comico oggi si pente di quelle parole, a suo modo di vedere distorte soprattutto dal contesto in cui sono state pronunciate: "Non volevo lamentarmi. Mi pento di essere andato in televisione da Barbara d' Urso a parlare di questo argomento". Quindi il volto di Drive In spiega: "Lavoro da 55 anni, ho sempre lavorato, e rispetto ad altre persone la pensione che prendo non è alta. Mi hanno pregato di andare in tv, allora ci sono andato. Ma mi sono pentito, perché poi sono nati equivoci, gli opinionisti scatenano polemiche per fare ascolti".
Come spesso accade in questi contesti televisivi, Gianfranco D'Angelo ritiene che la sua storia sia stata strumentalizzata a scopo televisivo, per accrescere unicamente gli ascolti della trasmissione di Canale 5: "Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde: che mi lamentavo, che ci sono persone che percepiscono il minimo. Lo so bene anche io. Dico che non posso godermi quello che ho costruito. E basta".
La polemica di Gianfranco d'Angelo a Domenica Live
Nel settembre del 2018 Gianfranco d'Angelo era stato invitato da Barbara d'Urso a parlare di una polemica nata da un'intervista rilasciata al settimanale Spy, in cui appunto lamentava la "pensione misera" percepita, aggiungendo, aggiungendo questo:
Ho lavorato per la Rai e per Mediaset, ho fatto 51 film e convention in tutto il mondo. Eppure, pur avendo versato regolarmente tutti i contributi, non prendo una buona pensione e non so spiegarmi il perché. Mi piacerebbe essere un po’ più tranquillo a livello economico, senza pensieri per la testa, ma fa parte della vita, e poi sono scelte. Se uno stesse a casa tutto il giorno con le pantofole potrebbe pure accontentarsi della pensione.