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Gianluca Grignani difende Fabrizio Corona e cita una sua canzone: “Lo Stato come piombo si sopporta”

Gianluca Grignani si unisce al coro di solidarietà per Fabrizio Corona e lo fa citando una sua canzone, “Sogni infranti”: “Lo stato come piombo si sopporta. I ragni fanno i nidi sulle tue rovine come su un ramo”. E ancora: “Ha commesso molti errori, ma non si può ignorare il fatto che in Italia c’è chi si è macchiato di reati più gravi e non sta pagando”.
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Gianluca Grignani si unisce al coro di solidarietà per Fabrizio Corona. Dopo le due lettere di Adriano Celentano, dopo la stessa lettera che Fabrizio Corona ha spedito e fatto leggere nel corso della puntata di "Non è L'Arena", in onda domenica 21 marzo, il "Joker" nazionale ha voluto dire la sua, esprimendo vicinanza e affetto nei confronti dell'ex re dei paparazzi.

Il messaggio di Gianluca Grignani

Gianluca Grignani ha scelto le parole di una delle sue canzoni, "Sogni infranti", che sembrano proprio adatte al caso di Fabrizio Corona: "Lo Stato come piombo si sopporta. I ragni fanno i nidi sulle tue rovine come su un ramo". Il brano apre il disco "A volte esagero", pubblicato dal cantautore nel 2015.

Fabrizio Corona, sicuramente ha commesso molti errori…ma non si può ignorare il fatto che in Italia c’è chi si è macchiato di reati più gravi e nonostante ciò, non ha fatto i conti con la giustizia! Chi sbaglia deve pagare, ma questo deve valere per tutti se è vero che “La legge è uguale per tutti”. -Lo stato come piombo si sopporta-

La lettera di Fabrizio Corona

Fabrizio Corona dovrà scontare i nome mesi di carcere che aveva scontato in affidamento terapeutico tra febbraio e novembre 2018. I guai non finiscono, quindi, con la revoca ai domiciliari. Nella serata di ieri, Corona ha fatto sapere la sua attraverso una lettera letta da Massimo Giletti:

Massimo devi sapere che quando mi sono maciullato il braccio non ho sentito nulla. Sono pronto a morire per i miei diritti. […] Cinque infermieri entrano in bagno, vedono che sto mangiando il mio braccio. Mi rendo conto che sono uno psicopatico nel reparto di Psichiatria. Da qui non posso uscire, c'è una grande finestra dove entra luce. Durante il giorno bevo solo acqua e caffè d'orzo. Mi sono rasato i capelli, e quando mi taglio i capelli vuol dire guerra.

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