Gina Lollobrigida, due perizie per stabilire se sia capace di intendere e di volere
La vicenda di Gina Lollobrigida continua a far discutere, per la situazione in cui la diva del cinema italiano, oggi quasi 90enne, sta attraversando in questi mesi. L'attrice, infatti, è al centro di una querelle tra la sua famiglia e il manager, dopo che i suoi famigliari hanno denunciato Andrea Piazzolla per circonvenzione d'incapace, accusandolo di vivere nel lusso coi soldi di lei. L'attrice è stata ospite in trasmissione da Barbara D'Urso pochi giorni fa, proprio insieme al collaboratore, sostenendo ancora una volta di essere lucida e nel pieno possesso delle sue capacità mentali.
In queste ore è stato deciso che saranno i periti nominati dal gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, a stabilire, tuttavia, se la diva Gina Lollobrigida sia capace di intendere e di volere. ma le consulenze psichiatriche relative alla situazione della diva non sono univoche. Dal fascicolo della pm Eleonora Fini, infatti, ce ne sono già due e si tratta di analisi completamente contrastanti, che viaggiano in direzioni opposte. La prima, firmata da Vincenzo Pascali e depositata dall'avvocato Michele Gentiloni Silveri che assiste i familiari di Gina Lollobrigida, si riferisce a lei definendola testualmente "una donna affetta da un disturbo della personalità caratterizzato da narcisismo, credulità, labilità emotiva", concludendo la donna si trovi in uno stato di sudditanza psichica.
L'altra, che è stata invece redatta dal professor Fabrizio Iecher e che invece è stato depositato in procura due settimane fa dall'avvocato Fabrizio Siggia, avvocato di Piazzolla, trae conclusione completamente diverse escludendo che "la Lollobrigida versi in una condizione di infermità o di deficienza psichica tale da alterare il suo stato mentale". Sulla base delle due perizie, il dottor Massimo di Genio e la dottoressa Stefania Zenobi, nominati dal giudice, potranno trarre conclusioni rispetto alle reali condizioni della Lollo, per capire se sia in effetti capace di intendere e volere, o se effettivamente il suo manager giovanissimo, di soli 24 anni, la stia raggirando. Il prossimo step della vicenda è previsto per il 6 giugno, a piazzale Clodio, a Roma.