Gino Strada e la moglie Teresa Sarti: storia di un amore per l’umanità, poi il secondo matrimonio
Quella tra Gino Strada e la moglie Teresa Sarti non è stata una semplice storia d'amore. Uniti nel matrimonio, nel sentimento profondo per la loro unica figlia Cecilia, sono stati alleati per la lotta per i diritti dell'intera umanità. Si sono conosciuti nel 1971 a Milano: lui era un giovane studente di Medicina, lei un'insegnante di scuola media in quartiere Bicocca. Insieme capirono di voler diventare una famiglia, si sposarono e dopo otto anni ebbero Cecilia, rimasta unica erede della loro immensa opera umanitaria, colei che oggi porterà avanti la missione più importante. Teresa Sarti è morta nel 2009 a causa di un tumore, da allora Gino Strada ha vissuto da solo, finché non è arrivata Simonetta Gola, con la quale è convolato a seconde nozze.
Il secondo matrimonio a giugno con Simonetta Gola
Il Corriere riporta del secondo matrimonio di Gino Strada con Simonetta Gola a giugno 2021, in Comune a Milano. Attuale responsabile della comunicazione di Emergency, era con lui in Normandia al momento della scomparsa: "Del matrimonio sapevano in pochi, perché la scelta era stata quella di mantenere discrezione e riservatezza. Una cerimonia intima, non più di una decina di persone, Massimo Moratti a fare da testimone per Gino, il sindaco di Milano Giuseppe Sala a celebrare".
Così come ha confermato lo stesso sindaco Sala in un tweet dopo la notizia della morte di Strada.
Il matrimonio e la scoperta del volontariato
Teresa Sarto, nonostante fosse finita a insegnare alle superiori, nel 1994 capisce con il marito Gino, diventato nel frattempo un chirurgo affermato, che il mondo del volontariato non poteva essere solo un attività a latere dei rispettivi lavori. Da questa consapevolezza nasce Emergency, l'associazione per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. "È stata un'esperienza che mi ha molto cambiata. In meglio, naturalmente. L'unico legame tra la Teresa di una volta, studiosa, timidissima, dotata di pochissima fantasia e la Teresa di oggi è stato l'impegno nel volontariato cattolico" dirà lei in una delle sue rare interviste.
L'opera di Emergency e l'incontro con il Papa
Un'opera immensa, che ha consolidato il loro amore e li ha resi ancora più forti di fronte le tante avversità. Hanno fronteggiato guerre, il dolore per la malattia che non può avvalersi di cure, aperto una serie di ospedali tra l'Afghanistan, il Sudan e l'Africa, assistito milioni di ammalati negli oltre venticinque anni di attività con Emergency. Il simbolo della pace ha accompagnato le loro trasferte, è diventato il vessillo dell'associazione, ha colorato due anime che da sole forse non sarebbero riuscite ad arrivare al cuore della gente, diventando loro stesse un simbolo.
"Questa attenzione per gli altri, che mi viene da una formazione profondamente cattolica, l'avevo fin dai tempi dell'insegnamento. Per il resto sono irriconoscibile" diceva lei, ricordando se stessa ai tempi della scuola, lontana da Gino Strada e dall'associazione. Dalle accuse per un estremismo a volte confuso nella sua autentica essenza all'incontro con il Papa, "uno dei più emozionanti della vita", che ha consacrato la loro opera benefica agli occhi del mondo.
Gino Strada quando morì Teresa Sarti: "Apri gli occhi ancora un secondo"
Teresa Sarti è morta di tumore al pancreas il 1 settembre 2009 a Milano, Gino Strada se ne è andato oggi per un problema al cuore. Nel giorno della commemorazione pubblica in nome della Sarti, Gino Strada volle salutarla a suo modo e sul palco disse:
Me l’avevi detto che saresti partita ma ho sempre sperato che tu cambiassi idea, che avresti cancellato questo viaggio, invece te ne sei andata, sorridendo. Io sono arrabbiato perché questa volta mi hai fregato davvero: mi hai fregato perché l’unico modo che mi resta per continuare a restituirti amore è di lavorare di più e meglio. Ti prego Tere, apri gli occhi ancora un secondo, guarda quanto amore ti sta intorno.