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Giulia De Lellis e la storia di Mimmi, morta a 15 anni: “Ha donato gli occhi e ha salvato quattro persone”

Al ‘Grande Fratello Vip’, Giulia De Lellis ha commosso Daniele Bossari raccontando la storia di Michol, detta Mimmi. Quest’ultima è deceduta a 15 anni dopo una lunga battaglia contro la fibrosi cistica.
A cura di Daniela Seclì
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Nella casa del ‘Grande Fratello Vip‘, Giulia De Lellis ha ricordato un'amica scomparsa qualche tempo fa. La giovane ha raccontato la storia di Michol, detta Mimmi, deceduta ad agosto a soli 15 anni dopo una lunga battaglia contro la fibrosi cistica. Cristiano Malgioglio e Daniele Bossari hanno ascoltato il suo racconto con interesse e partecipazione:

"Io ero a Roma, dovevo andarla a trovare ma è nata mia nipote. La stavo sentendo, le ho mandato le foto della bambina e tutto. La sera mi manda un messaggio e mi dice ‘Ti aspetto' e io ‘Sì, mi raccomando aspettami, vengo'. La mattina mi chiamano, io avevo un appuntamento importante. Le mie amiche mi dicono che non stava bene. Già lo sapevamo perché in un gruppo aveva scritto che non stava bene. Mi hanno detto: ‘La situazione sta un po' degenerando, forse è il caso che tu venga'".

Il gesto di Mimmi

Giulia De Lellis ha svelato il gesto di profondo altruismo fatto da Mimmi: "Lei aveva degli occhi stupendi. Alla mamma le arriva questo foglio e le hanno detto ‘Questo era il volere di sua figlia, ma dato che era minorenne, lei deve firmare'. Ha donato gli occhi e ha salvato quattro persone. Con un paio di occhi si salvano quattro persone"

La commozione di Daniele Bossari

Daniele Bossari, ascoltando il racconto di Giulia De Lellis, si è commosso e ha spiegato: "Sai ho una figlia che è di quell'età e perciò lo sento ancora di più". La fidanzata di Andrea Damante ha concluso: "C'è un progettto che porta il nome di Mimmi e si occupa della sperimentazione di un farmaco per la fibrosi cistica. In ospedale a Verona c'è un padiglione solo per la fibrosi cistica, infatti vanno quasi tutti lì. Lei abitava a Roma a 500 metri da casa mia e partiva da Roma per andarsi a curare lì. Era diventata amica delle ricercatrici e stava tutto il giorno con loro". 

La storia di Michol, detta Mimmi

È stata la stessa Michol a raccontare la sua storia sul sito FibrosiCisticaRicerca.it. Ecco come si descriveva: "Abito sul litorale romano, a Torvaianica. La strada divide il mare da casa mia. L’aria di mare mi aiuta a respirare. A gennaio 2015 ho dovuto iniziare a usare l’ossigeno. L’ho portato continuamente da subito. Speravo di toglierlo, ma poi mi hanno detto che avrei dovuto mettermi in lista di trapianto. Non mi ero ancora abituata all’idea, quando i medici mi hanno consigliato di lasciare la scuola. Ho continuato a passare da un pensiero all’altro per adattarmi alle situazioni. Ancora non ho trovato un centro trapianti che mi accetti, ma non mi do per vinta. Non riesco più ad andare a scuola. Ho fatto fino alla terza media. Avevo iniziato il liceo artistico, ma a dicembre ho dovuto abbandonarlo. I miei amici mi sono sempre stati vicini. Sono molto disponibili. La fibrosi cistica mi ha tolto molto ma mi ha dato tanto. Mi ha fatto vivere emozioni belle e situazioni diverse rispetto ai miei coetanei. Sono maturata di più e più in fretta, anche se ho il corpo di una bambina di nove anni. In modo diverso faccio tutto e vivo divertendomi al massimo". La giovane aveva una grande passione per il make up e prima di ammalarsi praticava equitazione, nuoto, danza hip hop, classica e moderna, sci e tennis

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