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Guendalina Tavassi e i suoi video intimi finiti in rete: “Così sono entrati nel mio telefono”

Guendalina Tavassi racconta a Fanpage.it la violenza subita con al diffusione dei suoi video privati, video rubati dal suo cellulare e immessi in rete. “Sto cercando di farmi forza per mio marito che sta malissimo, mia figlia Gaia e mia nonna. Queste violenze ammazzano le donne”, dichiara l’influencer che ripercorre l’intera vicenda della quale è stata, suo malgrado, protagonista.
A cura di Stefania Rocco
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Mercoledì 25 novembre cade la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un fenomeno multisfaccettato, quanto mai attuale. Di violenza è stata vittima Guendalina Tavassi, celebre influencer e volto del Grande Fratello. Alcuni suoi video privati sono stati rubati e diffusi in rete. Sono filmati diventati virali, passati di mano in mano. Si sono moltiplicati nelle chat private, su Telegram, Whatsapp, qualcuno è stato perfino caricato sui maggiori siti di video porno. Sono filmati la cui diffusione non autorizzata viola l’intimità di Guendalina. Una violenza vera e propria che il codice penale punisce severamente. Dal 9 agosto 2019, il revenge porn è reato anche in Italia, punito con la reclusione fino a sei anni. Fanpage.it ha raggiunto Guendalina Tavassi perché raccontasse la dolorosa vicenda della quale è stata vittima.

Il racconto di Guendalina Tavassi

"Adesso ho un po’ metabolizzato ma è difficile andare avanti. Sono bombardata di messaggi, soprattutto belli, non mi aspettavo tanta solidarietà. Poi ci sono i cretini che mi scrivono cattiverie, quelli che fanno fotomontaggi o dicono che stavo con sei uomini, sei donne. Una valanga di sciocchezze”, dice Guendalina al telefono. È provata, ha subito quello che migliaia di altre donne nel mondo sperimentano ogni giorno, la violenza gratuita alla quale sono esposte e che spesso corre sui canali telematici delle chat private.

Come hanno fatto a ottenere i tuoi video?

Non so com’è andata. Un tecnico con il quale mi sono messa in contatto ha addirittura visto che al mio ICloud era collegato un computer che aveva avuto accesso al mio telefono. Mio marito e io abbiamo usiamo lo stesso ICloud a cui sono collegati il pc, il mio telefono e il suo. Ma tra gli accessi c’era pure quello di questo server. Poi abbiamo recuperato una serie di mail in cui mi si chiedeva di accedere al mio account perché mi erano state rubate le password e io mi sono collegata più volte. Potrebbe essere accaduta qualunque cosa. Mi era capitato un fatto del genere in passato con il mio account Instagram. Mi avevano mandato una mail in cui mi chiedevano di accedere al mio account, io pensavo volessero darmi la spunta blu, ho cliccato e me l’hanno rubato. Succede in questo modo. Potrebbero avere hackerato il mio telefono così come quello di mio marito. Quei video erano in una cartella di foto nascoste. Non so com’è potuto accadere ma so che si sono sparsi in una maniera così veloce che è impossibile fermarli. Sono arrivata a pensare che spero ce l’abbiano tutti questi video, così che questa situazione termini.

Come ti sei accorta che erano finiti in rete?

Ero a un parco giochi insieme ai miei figli quando mi ha chiamato un’amica da Napoli per avvertirmi. Pensavo fosse uno scherzo o un fotomontaggio com’era già accaduto quando stavo al Grande Fratello. Quando mi ha detto che i video erano miei e che erano girati nel mio bagno sono rimasta sconvolta. Contemporaneamente mi ha chiamato mio marito. Urlava, era sconvolto, lo aveva avvisato sua sorella. Apro Instagram e mi accorgo che ero stata bombardata dai messaggi dei miei follower che mi stavano avvisando.

I tuoi figli?

Gaia, poverina, mi ha detto ‘Mamma, amore, non mi interessa. Sono tue cose personali. Tirati su, sei una leonessa’. Ai più piccoli ho detto che mi avevano rubato dei soldini sulla PostePay e mi hanno risposto ‘Ma adesso siamo poveri, mamma?’.

Tu come stai?

Quando è esplosa la notizia sono stata male per due o tre giorni, adesso mi sto riprendendo. Sono forte, è successo, non posso farci nulla. Sono una vittima di questa cosa e non posso rovinarmi la vita. Il mio problema più grande adesso sono mia figlia Gaia, mia nonna e mio marito. A mia nonna non volevo farlo sapere, Gaia è un’adolescente e non voglio che sia bullizzata. E poi c’è Umberto, che di certo non è felice di sapere che i video di sua moglie sono in mano a tutta Italia.

L’ha presa male?

(Piange, ndr) Sta malissimo. Sto cercando di farmi forza anche per lui. È molto geloso e già non concepiva certe foto scattate per lavoro, magari in costume, figuriamoci una cosa del genere.

Cosa ti resta di questa storia?

La voglia di dire a tutte le ragazze di non fare mai video, nemmeno per tenerli per sé. Questi dati non sono mai completamente protetti, può accadere qualsiasi cosa. E a quelle che ci sono passate e magari adesso si vergognano voglio dire che devono continuare a uscire a testa alta. Non sono loro ad avere fatto qualcosa di male. Il male lo fanno quelli che marciano su queste violenze, quelli che ammazzano le donne in questo modo.

L’avvocato di Guendalina Tavassi: “Video ceduti in cambio di soldi”

Fanpage.it ha raggiunto anche Leonardo D’Erasmo, avvocato di Guendalina Tavassi, perché ricostruisse la vicenda anche sotto il profilo legale.

Come avete saputo che quei video erano finiti in rete?

Guendalina ha scoperto sabato che fossero in circolazione questi video. Non si era accorta di nulla. Lei e suo marito hanno l’ICloud in comune. Ha ricevuto una chiamata da un’amica che l’ha avvisata che stavano girando questi video, la stessa chiamata l’ha ricevuta il marito dalla sorella. È entrata nel panico, ha sporto denuncia e mi ha chiamato. Inizialmente il video era uno, poi sono diventati di più.

Non si era accorta che erano entrati nel suo ICloud?

Non si è accorta di niente. Aveva ricevuto delle mail di phishing in cui le chiedevano di inserire i suoi dati per aumentare lo spazio di archiviazione disponibile, sono mail fedelmente riprodotte. L’aveva ricevuta un paio di mesi prima. È una delle ipotesi che stiamo valutando. Adesso ci stiamo attivando per capire in maniera più sicura chi li ha immessi in rete. Il problema è che questi video sono diventati virali. Girano ovunque, c’è addirittura gente che si faceva ricaricare la Poste Pay per inviare il video, abbiamo gli screenshot. Gente che prometteva i video in cambio di follower. Il fatto grave è che su qualche gruppo Telegram girano anche le foto delle figlie di Guendalina, foto normalissime ma che stanno circolando.

Avete chiesto che siano oscurati i canali Telegram?

Ci siamo già attivati per chiedere l’oscuramento ma il problema è che sono diventati talmente virali che basta averli salvati per rimetterli in circolazione.

Come sta Guendalina?

È provata. Guendalina è una donna forte, una che cerca di reagire, ma è davvero provata. È madre di tre figli e teme di andare in giro e di essere additata. È una violenza terribile per una donna.

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