Gwyneth Paltrow: “Matrimonio felice se non si lavora”. Solo se sei la moglie di Chris Martin
In una giornata in cui le notizie si rincorrono a suon di monotonia da posto fisso, si inseriscono di diritto le dichiarazioni controcorrente di un’attrice diventata completamente dedita alla famiglia, Gwyneth Paltrow. Secondo lei la ricetta vincente per un matrimonio saldo e senza scossoni è la dedizione femminile al focolare domestico.
La donna deve rimanere a casa, occuparsi dei figli, lavorare il meno possibile e cucinare per il proprio marito, se vuole che il proprio matrimonio non crolli; questo in sostanza il verbo in cui crede la moglie di Chris Martin. Al di la delle considerazioni più o meno femministe, più o meno d’accordo con lei, ci si pone una domanda: il ruolo della donna che decide di crearsi una famiglia va in direzione opposta a quello di chi di decide di lavorare? La querelle riapre un dibattito infinito, fatto di compromessi, sacrifici, emancipazione, ma soprattutto tanta forza di volontà.
Mentre Gwyneth può contare sulla solidità economica di Chris Martin, che di mestiere fa il frontman di una delle band più brave e pagate al mondo, alle sue spalle c’è un esercito di donne che al lavoro non possono rinunciare perché se vogliono essere madri hanno bisogno di non uno, bensì due stipendi.
Quanto può servire la scelta di rimanere a casa per la famiglia, poi è un argomento tutto da discutere. Se Gwyneth è paladina della cura della casa e dei figli, allo stesso tempo si “tradisce, tradendo”. “Ho amici che amo e ammiro che hanno tradito. Quando ero più giovane avrei detto che erano persone orribili, ma chi ha detto che non si può farlo?” Allora forse il troppo amore per la casa e il marito si rivela un’arma a doppio taglio, e diventa pericoloso, sfociando nel limbo approssimativo delle corna. L’importante è tenere unita la famiglia.