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Hollywood non è un paese per vecchi: le star si ribellano

Non diffondere l’età sarebbe un modo per tutelare il diritto al lavoro di migliaia di attori poco conosciuti. Il sindacato delle star si ribella alle leggi del web.
A cura di luisa baiano
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Non diffondere l'età degli attori di Hollywood sarebbe un modo per tutelare il diritto al lavoro di migliaia di attori poco conosciuti. Il sindacato degli attori di Hollywood contro i siti web.

Legge numero uno di Hollywood: vietato invecchiare, soprattutto se si è donne. A nulla valgono botox e lifting perché carta canta e l'età che conta è quella anagrafica. Superati i quarant'anni molte attrici, anche famose, vengono tagliate fuori da ruoli importanti e preferite a colleghe più giovani, vedete Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon, Sharon Stone e Halle Berry, solo per citarne qualcuna.

A Hollywood è bandita la vecchiaia. Ma, fatta la legge trovato l'inganno, perché non nascondere l'età?

Non conoscere l'età di un attore potrebbe significare tutelarlo da una forma di discriminazione.  Per questo il SAG- Screen Actors Guild, ovvero il  sindacato degli attori di Hollywood- insieme all'AFRA -American Federation of Television and Radio Artists- stanno lottando contro l' IMDB- Internet Movie Data Base, il sito del gruppo Amazon,  la più grande raccolta dati sul mondo del cinema, usata dagli addetti ai lavori per i casting, la Wikipedia del mondo di celluloide.

Secondo i dirigenti del sindacato SAG il sito IMDB diffonderebbe i dati anagrafici senza il consenso degli attori e si stima che possano essere oltre 120.000 professionisti poco noti che sarebbero a rischio disoccupazione perchè giudicati troppo in là con gli anni:

«L' età è fonte da parte di molti datori di lavoro di discriminazioni, spesso anche per motivi di assicurazioni sulla vita degli studios, e tutto ciò non riguarda gli attori più noti, ma migliaia di lavoratori»

Ed è stata proprio un'attrice texana poco famosa, di cui non si conosce il nome, la prima a fare causa al sito con una richiesta di danni pari a 1 milione di dollari. Il mondo delle star si è schierato unanimamente al suo fianco. Diffondendo l'anno di nascita alcuni attori potrebbero essere penalizzati nei casting e preferiti a colleghi più giovani perché ritenuti, sulla carta, troppo anziani.

“ L'età è il bacio della morte per la nostra carriera ”
Rosanna Arquette
 Solidarietà e sostegno a questa lotta intrapresa dal sindacato è arrivata da parte di molte star tra cui spicca Diane Keaton. Per la musa di Woody Allen  l'età non è un problema e dei suoi 65 anni ne va fiera tant'è che è  testimonial della linea Age Perfect dedicata alle pelli mature di L' Oreal .

Per la collega Susan Sarandon è "moralmente leggittimo" chiedere quanto sta facendo il sindacato per tutelare il lavoro degli attori professionisti e l'attrice approfitta dell'occasione per ricordare altre lotte del sindacato come quella a sostegno degli attori disabili.

susan sarandon a favore del sindacato degli attori

Una mossa omertosa quella di nascondere l'età, che stona con l'epoca della trasparenza dell' informazione. Anche se per presidente del sindacato degli attori, Ken Howard, tutelare gli attori da possibili discriminazioni anagrafiche è un obbligo morale:

«E' un obbligo morale nell' industria dello spettacolo non amplificare dati che possono nuocere anche a coloro che hanno sottoscritto il proprio sito, ma senza fornire la data di nascita. E' ora che i responsabili di tali website si rendano conto che questo è un danno per tanti nostri affiliati e non solo per gli attori, ma anche per artisti come i direttori della fotografia e per molte altre categorie dell' industria della quale facciamo parte».

Per le stelle più famose di Hollywood invece è praticamente impossibile evitare la diffusione di dati "sensibili" visto che spesso sono i loro agenti i primi ad aggiornare le biografie sui database. Vi proponiamo una carrellata di splendide attrici ultra quarantenni che stanno pagando il prezzo della loro maturità.

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