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I cani di Johnny Depp fermati in Australia: rischiano la “condanna a morte”

Il ministro dell’Agricoltura australiano Barnaby Joyce ha fatto sapere che Johnny Depp e Amber Heard hanno introdotto due cani in Australia senza chiedere il permesso. Se non riporteranno Pistol e Boo in California entro 72 ore, i due cuccioli verranno soppressi.
A cura di Daniela Seclì
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La vita dei due Yorkshire terrier di  Johnny Depp è in grave pericolo. L'attore si trova in Australia, dove è impegnato nelle riprese del nuovo film della serie "Pirati dei Caraibi". Questa volta, però, non se l'è sentita di partire senza Pistol e Boo, così ha pensato di portarli con sé. Peccato, però, che abbia dimenticato di dichiararli. In proposito ci sono regole ferree e non si fanno sconti nemmeno alle star del suo calibro. Per evitare che delle malattie si propaghino sul territorio, infatti, ogni animale introdotto in Australia deve essere dichiarato e poi deve essere sottoposto a un periodo di quarantena della durata di almeno dieci giorni.

Il ministro dell'Agricoltura Barnaby Jones è stato molto chiaro. Ha fatto avere una nota a Johnny Depp e Amber Heard, nella quale dà loro 72 ore per riportare i due cuccioli in California. Fox News ha riportato le sue parole, rilasciate ad una tv locale che ha fatto luce sulla vicenda:

"Solo perché è Johnny Depp non significa che sia esonerato dal rispetto delle leggi australiane. Il processo per far entrare gli animali è semplice: si ottiene un permesso, li si porta in quarantena e poi sono liberi. Se si inizia a fare eccezioni per le stelle del cinema, anche fossero gli uomini più sexy al mondo, allora perché non dovremmo chiudere un occhio per tutti?"

Infine, ha spiegato che se Johnny Depp non dovesse attenersi alle disposizioni date, le autorità praticheranno l'eutanasia sui due cani:

"Il signor Depp ha due scelte. O riporta i suoi cani in California o dovremo praticare l'eutanasia. Se la gente pensa che sia una decisione dura, allora vi dirò che cosa è davvero duro: lo è se abbassiamo la guardia e se la rabbia arrivasse nel nostro continente".

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