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I retroscena della denuncia dei Firth al giornalista: “Ha avuto una storia con Livia Giuggioli”

Esiste un retroscena nella vicenda che ha visto Colin Firth denunciare il giornalista Marco Brancaccia per stalking ai danni della moglie Livia Giuggioli. Il portavoce della coppia ha dichiarato: “Qualche anno fa Colin e Livia decisero di separarsi. Durante quel periodo Livia frequentò l’ex amico Brancaccia”.
A cura di Stefania Rocco
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Esiste un retroscena nella vicenda che ha visto Colin Firth querelare per stalking Marco Brancaccia, giornalista dell’Ansa. Il portavoce dell’attore hollywoodiano, che in questa occasione rappresenta anche la moglie Livia Giuggioli, ha diramato una dichiarazione dalla quale si evince che, in un periodo non meglio precisato, la moglie del divo e il giornalista avrebbero avuto una storia d’amore. Livia, attivista, imprenditrice e fondatrice di Eco-Age, ammette quindi di avere avuto una relazione con il giornalista in questione che, secondo quanto i coniugi Firth raccontano, l’avrebbe poi perseguitata di fronte alla sua decisione di ricucire il rapporto con il marito.

Le dichiarazioni del portavoce di Colin Firth

Il portavoce dell’attore ha diramato una nota stampa che spiega la versione dei Firth in merito a questa incresciosa vicenda diventata, loro malgrado, di dominio pubblico. La nota recita: “Qualche anno fa Colin e Livia decisero di separarsi. Durante quel periodo Livia frequentò l’ex amico Brancaccia”. Va precisato che Livia Giuggioli e Brancaccia sarebbero amici di infanzia. Si conoscevano, dunque, già prima che la donna incontrasse l’attore che sarebbe diventato suo marito e padre dei suoi due figli, Luca e Matteo, di 16 e 13 anni. Il portavoce prosegue:

 Dopo i Firth sono tornati insieme, e successivamente il signor Brancaccia ha portato avanti per diversi mesi una spaventosa campagna di molestie, molte delle quali sono documentate. Per ovvi motivi, i Firth non hanno mai avuto alcun desiderio di rendere pubblica questa vicenda.

La versione di Marco Brancaccia

Ammessa la breve relazione vissuta con il giornalista, la Giuggioli non ha aggiunto altro. La versione di Brancaccia, però, racconta una storia differente. Al Times, che l’ha intervistato, l’uomo ha fatto sapere di “aver avuto una breve relazione” con la donna all’epoca in cui lei e il marito risultavano essere separati. Alla base della decisione di denunciare il giornalista, ci sarebbero state alcune foto osé ricevute da Firth, scatti inviati da Brancaccia che ritraevano proprio la Giuggioli. Le foto avrebbero rappresentato la proverbiale goccia che ha spinto il divo a rivolgersi alle autorità. Prima ancora, come racconta Repubblica, ci sarebbero state numerose telefonate, minacce e messaggi.

L’sms inviato a Colin Firth

Il giornalista ha negato tali accuse e al Times ha spiegato che Livia “avrebbe inventato la storia delle minacce per tentare di nascondere la nostra relazione”. Una relazione che l’uomo racconta così: “Abbiamo avuto una storia, voleva lasciare Colin per me. Il loro matrimonio era finito da anni”. Rispetto all’accusa di stalking, aggiunge che la persecuzione denunciata “consisteva in due messaggi WhatsApp inviati dopo la fine della nostra relazione, nel giugno 2016, e in una mail”. La mail conclusiva non sarebbe stata inviata a Livia, ma al famoso marito. Un gesto del quale Brancaccia oggi si dice pentito: “Ho scritto un messaggio a Colin sulla mia relazione con Livia, e oggi rimpiango di averlo fatto. Adesso lei ha presentato una denuncia contro di me con l’accusa di averla perseguitata, ma l’ha fatto per paura che io potessi rendere pubblico ciò che lei mi aveva rivelato sul suo matrimonio e sul suo lavoro”.

La denuncia ai danni del giornalista

La notizia della denuncia ai danni di Brancaccia è diventata di dominio pubblico poche ore fa quando la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio del giornalista per stalking. Nelle prime ore, le dinamiche della vicenda non erano state chiarite. Le prime informazioni disponibili raccontavano di una denuncia dei coniugi Firth ai danni del giornalista per presunti episodi di stalking collocati tra il settembre del 2016 e il maggio del 2017. All’inizio era trapelata solo una prima parte dell’accusa, quella relative alle foto osé della donna che Brancaccia avrebbe presumibilmente inviato al divo.

La versione di Livia Giuggioli

Al contrario di Brancaccia, la Giuggioli (moglie di Colin Firth dal 1997) avrebbe raccontato di essere stata perseguitata dal giornalista per almeno 8 mesi, dal settembre 2016 al maggio 2017. La donna ha denunciato agli agenti di aver vissuto nel terrore di essere seguita dall’uomo, che l’avrebbe contestualmente spaventata con la minaccia di rovinarle la vita sfruttando le potenzialità del suo mestiere. La notizia, com’era ovvio che fosse, ha avuto ampia rilevanza sia in Italia che all’estero. Numerose le testate che si sono occupate di ricostruire accuse, eventuali reati e dirette conseguenze. Al momento, si tratta di una partita tutt’altro che conclusa.

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