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Il ciclista Davide Cimolai: “Mia moglie mi ha lasciato prima del Giro, un momento terribile”

Il ciclista Davide Cimolai, uno dei giovani atleti italiani, ha raccontato da una rivista sportiva il periodo che ha preceduto la vittoria al Giro di Vallonia. Il 29enne friulano, infatti, prima di partire per una delle gare più importanti della sua vita è stato lasciato dalla moglie, Greta Rover, sposata ad ottobre 2018, tramite una telefonata che lo ha gettato in una terribile sofferenza.
A cura di Ilaria Costabile
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L'amore non lascia indenne proprio nessuno, una realtà che è difficile da accettare, ma spesso è proprio così che accade. L'importante è poter contare su una valvola di sfogo, qualcosa che consenta di tamponare un possibile dolore. Quindi, il fatto che il campione di ciclismo Davide Cimolai, fosse impegnato nella sua passione, nonché in quello che è il suo lavoro primario, gli ha consentito di affrontare il fatto che la moglie lo abbia lasciato, così, di punto in bianco.

La decisione della moglie Greta Rover

Davide Cimolai è noto per essere uno dei più talentuosi ciclisti italiani, specializzato nella corsa su strada e corridore per il team Israel Cycling Academy, di cui è diventato capitano. Durante il Giro d'Italia, in cui era impegnato, l'atleta riceve una chiamata inaspettata. È la moglie, Greta Rover, sposata ad ottobre 2018, che di punto in bianco, lo lascia perché gli confessa di aver bisogno di un po' di tempo per sé, per capire quali sentimenti provi nei suoi confronti. Tutto la vicenda viene raccontata dal 29enne friulano in un'intervista ad un sito di settore, dedicato al ciclismo, e qui confessa un risvolto di cui era totalmente ignaro e che lo ha completamente sconvolto:

Mi ero sposato a ottobre, innamoratissimo. Sei mesi dopo, mentre sto partendo, mia moglie mi dice che vuole stare sola, che ha bisogno di tempo e spazio per capire cosa prova nei miei confronti. È stato il momento più brutto della mia vita. Quando Greta è riuscita a dirmelo volevo tornare a casa. Scoprire che la donna che ami ha perso la testa per il suo nuovo datore di lavoro mi è sembrato pura follia.

La forza di andare avanti

Una situazione non semplice da affrontare, che chiunque avrebbe avuto difficoltà a gestire, soprattutto quando il lavoro non può essere rimandato e quando si è un atleta dalla cui performance dipende un'intera carriera, oltre che la stipula di un nuovo contratto lavorativo. Davide Cimolai continua il suo racconto, non nasconde la sua sofferenza e cerca di spiegare come sia riuscito a superare un momento così devastante:

Nonostante il dolore, ho tenuto duro. Dovevo arrivare all’Arena di Verona per poter rinnovare il contratto. Ho corso l’ultima settimana del Giro dormendo tre ore a notte, un incubo. La settimana dopo ero distrutto. Non riuscivo ad allenarmi, a far niente, finché il venerdì successivo è arrivata la svolta. Ho tolto le fette di prosciutto che avevo sugli occhi, ho assemblato i pezzi del puzzle, sono tornato lucido.

Il messaggio su Instagram dopo la vittoria

Ma a volte la sofferenza diventa il motore necessario per portare a casa certi successi, infatti il giovane ciclista ha portato a casa la vittoria al Giro di Vallonia, per la quale ha ringraziato coloro che lo hanno supportato e che gli hanno permesso di andare avanti in un periodo pieno di sofferenza, come afferma lui stesso in questo post su Instagram:

In questa vittoria, in questa foto, c’è tutto me stesso. Riprendere la bici dopo il Giro mi sembrava impossibile, difficile immaginare e spiegare quello che ho passato, provato e soprattutto sofferto. A voi AMICI, vi dedico con tutto il cuore questa vittoria, perché mi siete stati vicini nel periodo più brutto della mia vita.

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