105 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il figlio di Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani in ospedale per la Pertosse

Il piccolo Nikita ha passato alcuni giorni in ospedale per la Pertosse. La madre ha documentato la guarigione e i suoi post sono diventati il pretesto per una discussione tra provax e novax. L’ex letterina, oggi pittrice, ha risposto duramente ad alcuni commenti pieni di cattiveria.
A cura di Andrea Parrella
105 CONDIVISIONI
Immagine

Giorni di tensione e preoccupazione per la Iena Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko. I due, che stanno insieme da diversi anni, hanno superato solo in queste ultime ore lo spavento per le condizioni di salute del figlio, Nikita, nato alla fine di maggio 2017. Il bambino ha contratto la Pertosse e quindi è stato portato all'ospedale San Donato, dove è rimasto per alcuni giorni insieme alla madre, così da poter ricevere le cure migliori.

A rendere nota la cosa è stata proprio Ludmilla Radchenko, che il 12 agosto ha postato una fotografia in ospedale insieme al bambino, rassicurando i fan sulle condizioni di salute di Nikita: "Il sole dopo la tempesta..e noi stiamo bene, ora aerosol aspettando papà e sorella!! Domani forse è l'ultimo giorno". Viviani infatti, come si può comprendere dall'account instagram dell'inviato a conduttore de Le Iene, è rimasto insieme all'altra figlia Eva, probabilmente per garantirle la massima serenità.

L'ex letterina ha poi postato un'altra fotografia nelle ultime ore in cui, con tono molto più sereno, si sforza di pensare positivo elencando i libri letti in ospedale durante la veglia del piccolo. Nel post Ludmilla Radchenko fa intendere che la permanenza in ospedale del bambino è durata circa una settimana ma che la giornata di domenica 13 potrebbe essere l'ultima passata presso la struttura.

La polemica sui vaccini

Visto che internet è un luogo meraviglioso, i post della Radchenko sono diventati anche il pretesto per una discussione tra pro-vax e no-vax sull'opportunità di vaccinare o meno i propri figli, essendo la Pertosse uno di quei virus per i quali è previsto, appunto, l'obbligo di vaccino nei primi tre mesi di vita del bambino (che nel caso di Nikita non sono ancora trascorsi, essendo nato il 25 maggio). A rispondere alle provocazioni pubblicate in commento al post è stata proprio la Radchenko, indignata per le frasi aggressive:

Quanta cattiveria! Mio figlio ha avuto la pertosse- è una malattia che si trasmette con un batterio da qualche ignorante che non è stato vaccinato! Mio figlio lo porterò ovunque con me come ho fatto con sua sorella che fortissima. Non sono una mamma chioccia! E so proteggere i miei figli!

105 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views