Il grido di allarme di Lorenzo Crespi: “Morirò presto, nemmeno la D’Urso può fare più di così”
Lorenzo Crespi lancia un grido di allarme sui social network. Via Twitter, l’attore denuncia di essere stato abbandonato da tutti e costretto a vivere in condizioni pietose. Pronostica addirittura che morirà presto, nel disinteresse generale delle istituzioni che lo avrebbero lasciato al suo destino. Il suo è un lungo sfogo, esplicitato attraverso una serie di tweet di denuncia in cui fa i nomi di chi lo avrebbe costretto a vivere nelle condizioni impossibili in cui si trova oggi. Parla di complotto Lorenzo, di un sistema che lo avrebbe condannato fin dal lontano 2007, per motivazioni che al momento risulta difficile spiegarsi, al di là di quanto lui stesso denuncia.
La denuncia sui social
La denuncia di Crespi comincia il 6 marzo. L’attore, anticipando che non sarebbe morto in silenzio e quindi dando per scontata l’estrema gravità della situazione, ha scritto: “Sono due anni che non torno a casa, che non vedo mia madre, la mia amata Messina, la mia strada, i miei fratelli..manco ancora per poco perché la mia vita sta cambiando radicalmente. Dopo vent'anni di duro lavoro non ho più la possibilità di continuare a farlo,non mi viene data per mafia mobbing e razzismo nei miei confronti. Bene, non morirò in silenzio”. Rivolgendosi, poi, a dei fantomatici aguzzini, Crespi aggiunge: “Tutto il male che mi hanno fatto non ha uguali nella storia dello spettacolo. Mi hanno augurato la morte, mi vogliono morto, non vogliono che io apra bocca per dire la verità, per urlare a un magistrato tutto quello che hanno fatto. Hanno paura”.
Le condizioni in cui vive Lorenzo Crespi
Attraverso altri due tweet, Crespi rende note quelle che sarebbero, al momento, le sue condizioni di vita. Da anni soffre di una malattia polmonare, della quale aveva già parlato in tv, che starebbe peggiorando giorno dopo giorno nel disinteresse generale: “Sono stato truffato da una società che lavora per le produzioni Rai. Totale emarginazione, abbandono, maltrattamenti. Ti fanno vivere in condizioni pietose, da giorni senza luce, senza gas e con una malattia ai polmoni. Sono totalmente congelato, abbandonato da tutti, ultimo la D’Urso. Tutti sanno come sto vivendo ma se non possono usarmi, non possono aiutarmi. Morirò presto e vi chiedo di sputare in faccia a tutti quelli che in tv diranno che mi volevano bene, che mi hanno aiutato. Devo dare via il cane perché non so come comprare il cibo. Questa è la realtà che vi nascondono tutti”.
Prima le accuse, poi la marcia indietro a beneficio della D’Urso
In ultimo, quasi nel tentativo di chiarire quanto invece aveva asserito con sufficiente chiarezza pochi istanti prima, Crespi fa marcia indietro rispetto alle accuse mosse a Barbara D’Urso, che in passato gli aveva teso la mano portando il suo caso in tv. Sostiene di volere bene alla conduttrice e aggiunge che, per problemi logistici, nemmeno lei potrebbe molto in condizioni del genere:
State massacrando Barbara D’Urso, una persona a cui voglio bene, per nulla. Non è colpa sua, potrei andare in studio tutti i giorni ma non vivo a Milano. Più che ospitarmi in tv, cosa può fare? Non è mia madre, non è mia moglie e non è la mia assistente sociale. Non può prendermi una casa con luce, acqua e gas. Ve la prendete con le persone sbagliate.