Il lato oscuro di Miguel Herrán, Rio de La casa di carta è stato depresso: “Pensavo sarei morto”
“Pensavo che sarei morto prima di compiere i 30 anni”: l’attore Miguel Herràn non nasconde il lato fragile della sua personalità, quella tendenza alla depressione che ha caratterizzato alcuni anni della sua vita. Ne è una prova un video condiviso su Instagram il 7 luglio scorso, filmato che mostra l’attore de La casa di carta piangere di fronte allo schermo del suo cellulare. Si tratta di un video muto ma potentissimo, diventato virale in poche ore fino a raggiungere 3,5 milioni di visualizzazioni.
Le difficoltà vissute prima di diventare Rio
Nel corso di una vecchia intervista, Miguel raccontò di avere già sperimentato quello che può fare la parte debole di se stesso: “Credevo che il mio destino fosse un altro, pensavo che sarei morto prima di compiere 30 anni. Non avrei mai cognato di superarli. Nel migliore dei miei sogni mi vedevo a lavorare come meccanico. Questo nel migliore dei casi, nel peggiore sarei finito a vivere per strada”.
Il premio che gli ha cambiato la vita
La vita di Miguel è cambiata poco prima del 2015. Camminava per strada di notte insieme a un gruppo di amici quando fu notato dal regista e attore Daniel Guzmán. Gli chiese di fare un provino per un film, intravedendo in lui quel luccichio che gli avrebbe consentito di diventare un attore apprezzato in tutto il mondo. Miguel accettò di sostenere il provino ma, vinto dalla forte emozione, finì per dimenticare l’intera sceneggiatura. Guzmàn lo scelse comunque per il ruolo di Darìo nel film A cambio de nada. Quella pellicola valse a Miguel il suo primo riconoscimento prestigioso, il premio Goya vinto nel 2016 come miglior attore rivelazione. Qualche tempo dopo sarebbe arrivata la convocazione per il ruolo di Rio nella serie Netflix La casa di carta, lavoro che gli avrebbe consentito di estendere la sua popolarità oltre i confini della Spagna.