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Il “Palp Fiction” di John Travolta, accusato di molestie

A denunciare il celebre attore hollywoodiano, sposato e padre di due figli, un massaggiatore che chiede due milioni di dollari di risarcimento. I legali dell’attore: “Solo bugie”.
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John Travolta

A mettere quella pulce fu l'attrice hollywoodiana Carrie Fisher, che confermò la tanto chiacchierata omosessualità della star de La febbre del sabato sera. Altri, quelli che lo dichiararono in seguito, come Robert Randolph che lo riferì al National Enquirer, senza ricevere troppa considerazione. Ma adesso ecco che spunta una denuncia per molestie sessuali da un massaggiatore di Los Angeles. Secondo il racconto dettagliato dell’uomo, tale John Doe, John Travolta  avrebbe visto un annuncio online del massaggiatore, con il quale avrebbe preso un appuntamento per 200 dollari l'ora. Indiscrezioni vorrebbero che il celebre attore si fosse presentato alla porta completamente come mamma l'ha fatto e dopo un'ora di prestazione indisturbata, avrebbe cominciato ad approcciarsi esplicitamente al massaggiatore: prima, accarezzandogli la gamba, poi chiedendogli di fare “qualcosa di carino” per lui.

Hollywood è controllata da uomini gay ebrei che si aspettano favori in cambio di attività sessuale. All’inizio non ero nemmeno omosessuale, ma quando ho iniziato a fare milioni di dollari, la cosa ha iniziato a valere la pena. Tra uomini è più intenso, proveresti il miglior sesso della sua vita.

Queste le parole che avrebbe pronunciato Travoltacon due figli a carico avuti dalla moglie e collega Kelly Preston –  mentre cercava di convincere il massaggiatore, che ha rifiutato minacciandolo di chiamare la polizia. Tutto ciò sarebbe accaduto il 16 gennaio, quando il Denny di Grease non si sarebbe nemmeno trovato in California, stando alla sua deposizione. "Questa causa è totale finzione" hanno tagliato corto i suoi avvocati "nessuno degli eventi raccontati è mai avvenuto. Sono tutte bugie". C'è da chiedersi dove stia la verità: il solito furbo che con un sagace ed arguto racconto fantasioso si porta a casa il premio di due milioni di dollari di risarcimento, o un attore con i suoi capricci che – godendo di popolarità – spera di potersi permettere di tutto? O ancora un'ingegnosa trovata di marketing? L'attore che ha fatto compagnia alla Hunziker negli spot della Telecom, potrebbe anche ricorrere ad un "AAA cercasi testimoni". Magari questa volta l'inserzione online anziché infangarlo, lo scagiona.

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