Il ricatto a Whitney Houston: “250mila dollari per nascondere una relazione omosessuale”
Negli ultimi mesi le vicende di Whitney Houston, la nota cantante morta quasi tre anni fa, sono tragicamente tornate agli onori delle cronache per il parallelismo che ha caratterizzato le vicende di sua figlia, Bobbi Kristina, trovata diversi mesi fa nel suo appartamento in coma, in una situazione similare proprio alla Houston. Oggi Bobbi versa in condizioni praticamente disperate. Ma nelle ultime ore emergono altre questioni relative a fatti decisamente passati. Pare infatti che, 23 anni fa, secondo quanto riportato dal Daily Mail, la nota popstar venne ricattata da qualcuno che aveva l'obiettivo di conoscere tutto quanto fosse inerente la sua vita sessuale. Il tutto è scritto all'interno di un libro, di prossima uscita, dal titolo "Whitney & Bobbi Kristina, il prezzo mortale della fama". Il New York Post ha infatti riportato alcuni passi del libro scritto da Ian Halperin, che cita l'FBI quando afferma che la Houston fu ricattata affinché pagasse 250mila dollari nel 1992, per evitare si venissero a sapere dettagli intimi relativi la popstar e la sua relazione omosessuale con una donna.
Il giornale racconta che, stando a quanto si sia appreso, il ricatto sarebbe provenuto da una persona a conoscenza di una relazione con Robyn Crawford. A dare attendibilità a questa ipotesi ci sarebbero altre indiscrezioni, derivanti da alcune dichiarazioni dell'ex guardia del corpo della popstar, Kevin Ammons, il quale in una autobiografia nono autorizzata della Houston ha affermato come il padre John Houston temesse che la Crawford potesse pubblicamente rivelare della sua relazione con la popstar.
Nel frattempo, nella giornata di ieri sono emerse altre voci non proprio edificanti rispetto al rapporto tra Whitney Houston e Bobbi Kristina. All'interno dello stesso libro infatti, alcuni racconti fanno intendere come Bobbi, che faceva già abuso di droghe a 15 anni, proprio a quell'età avrebbe tentato di uccidere sua madre, con la quale aveva un rapporto più che conflittuale.