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Il trauma di Belén: “Segregata con la mia famiglia, ho visto la morte in faccia”

In un’intervista a “Chi” la showgirl racconta la drammatica esperienza vissuta in Argentina, quando era solo un’adolescente e dei banditi entrarono in casa, segregando la sua famiglia e rubando ogni cosa.
A cura di A. P.
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Una Belen Rodriguez che non conosciamo, un passato che non ci saremmo mai aspettati, il terrore e la paura che motivano la forza e la determinazione di una donna. Questo ed altro nelle parole che la showgirl ha rilasciato a "Chi" in un'intervista che il settimanale pubblica in questi giorni. Rivelazioni forti che narrano di un passato nel quale gli agi e la celebrità che Belen vive oggi sono molto lontani. Si parla di Argentina, della sua adolescenza, quando la sua idea di diventare una modella non era che una semplice ipotesi.

La vita in Argentina era dura, in tempi di crisi difficili da affrontare, pari a quelli che l'Italia sta attraversando adesso, con una piccola differenza che è la stessa Belen a far notare: "Lì tutti scendevano in piazza, c'era la rivoluzione e la criminalità era ben presente. Dovevi prestare attenzione quando uscivi per strada, non potevi tornare a casa da sola". Ecco quindi il racconto tragico della sua vicenda personale:

Una volta, erano le nove di sera: stavo rientrando in macchina con una persona, quando ci ha fermato un uomo con un passamontagna e una pistola in mano. Sono stata presa per i capelli, tirata fuori dall' auto e buttata per terra. Poi sono arrivati altri tre uomini armati che ci hanno portato dentro casa e hanno rinchiuso tutta la mia famiglia in bagno. Hanno svaligiato la nostra abitazione senza pietà, si sono portati via la vita di una famiglia, l'hanno distrutta. Il giorno dopo, quando ci siamo liberati e abbiamo dato la notizia, mio nonno paterno è morto d'infarto. Da quel momento per me è stato un inferno, non volevo stare a casa da sola, avevo paura di essere ammazzata, ero una ragazzina adolescente che aveva visto la morte in faccia

Una disavventura che, come racconta lei stessa, non potrà che segnarla per tutta la vita e che ha certamente veicolato le sue principali scelte degli ultimi anni, la personalità che le va riconosciuta: "Le esperienze negative ti danno una forza e una determinazione che ti permettono di affrontare le sfide più dure e di avere una marcia in più. La vita, ti porta via così tante cose che tu sei incazzata per gli schiaffi che hai preso, e ce la metti tutta per cambiare le cose e riprenderti tutto. La gente pensa che tu sia fortunata perché sei nata bella, e non sa che ognuno nasce con delle potenzialità, ma la differenza sta nel giocarsele bene".

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