Imma Battaglia: “Eva mi dice sempre che sono più maschio di Gabriel Garko”
Non c’è alcuna gelosia da parte di Imma Battaglia nei confronti di Gabriel Garko, l’ex compagno più illustre di Eva Grimaldi. Intervistata da Chi, la nota attivista politica torna sulla questione legata alla lunga relazione tra l’attore e la sua attuale compagna. Sostiene che, per diretta rassicurazione di Eva, non avrebbe nulla da temere dal confronto. Anzi:
Eva ridendo mi dice sempre: “Tu sei meglio di Gabriel Garko, tu sei molto meglio, tu sei più maschio”.
Nessuna rivalità, dunque, come aveva già dichiarato in passato. La Grimaldi ha lasciato alle spalle la storia con Garko, che pure è stata importante. Imma racconta ancora una volta il loro primo incontro e il corteggiamento serrato da parte della Grimaldi:
È arrivata nella mia vita da sola mentre io, allora, anni fa, avevo una relazione, stavo con una donna di cui ero innamoratissima, innamorata persa: Licia Nunez. Improvvisamente, un giorno, mi appare Eva: una ragazza fantastica. Giuro, la prima cosa che fa, senza conoscermi, mi abbraccia e si mette a singhiozzare. Poi mi racconta, si racconta e finiamo davanti a delle patatine fritte a parlare delle nostre vite.
Imma Battaglia: “Il fratello di Eva non voleva ne parlassimo”
Il coming out all’Isola dei famosi non è stato fatto a cuor leggero. Nemmeno la famiglia della Grimaldi sapeva della loro relazione. Imma ed Eva hanno deciso di metterli davanti alla verità poco prima di partire per l’Honduras. La reazione non sarebbe stata quella che entrambe si aspettavano:
Sono contenta di averci messo ancora una volta la faccia, e questa volta accompagnata dall’amore di Eva. Prima di partire Eva ha riunito tutta la famiglia, tranne la mamma che ha 92 anni e non sta bene, ma gli altri li ha riuniti tutti e ha detto: “Io vado a fare l’Isola dei famosi e mi guarderanno anche i peli del naso. Non ve l’ho mai detto ufficialmente, ma sto con Imma e pure da tanto tempo”. Lì per lì hanno reagito più o meno tutti bene. Poi Eva parte per l’Honduras e io ricevo un messaggio dal fratello, lo chiamo e lui, in pratica, mi dice: “Noi siamo di Verona, la città è piccola, voi potete fare quello che volete, però, non davanti a milioni di telespettatori, perché noi qua abbiamo delle attività”. In quel momento sono tornata indietro di 30 anni, non riuscivo a parlare, ho chiuso il telefono. E sono stata male. Ancora e ancora una volta. Poi sono partita per l’Honduras.
Imma prosegue e racconta che Eva sarebbe stata a lungo discriminata:
Eva nella vita è stata discriminata: ma lo sa che a lei non avevano mai permesso di dire che era nata povera e che l’avevano messa in una scuola per ritardati perché era dislessica, e negli Anni 60 si faceva così? Lei doveva essere perfetta, doveva essere la “bonona” e basta.
Sulla violenza subita da parte di chi ancora non riesce ad accettare il fatto che abbiano ammesso di amarsi, aggiunge solo:
Della violenza che sto subendo sono orgogliosa. Questo mio e di Eva è un gesto forte, un gesto d’amore, ma è anche politico. Dimostra che il nostro è un Paese che, comunque, sull’uguaglianza e sulle libertà, sempre arretra.