Imma Battaglia: “Non credo al coming out di Dayane Mello, GF Vip patetico”
Il coming out di Dayane Mello al Grande Fratello Vip con la dichiarazione d'amore di Rosalinda Cannavò sta suscitando un grande dibattito, sia dentro che fuori la Casa. Se da una parte Dayane si è scontrata duramente con Tommaso Zorzi e Stefania Orlando che sostengono come l'affermazione di bisessualità sia una finzione per mera strategia (hanno però in parte cambiato idea dopo che Dayane ha giurato di aver davvero provato qualcosa per Rosalinda), dall'altra quanto accaduto ha scatenato i commenti nel mondo dell'intrattenimento. Molto critica e dura è la posizione di Imma Battaglia, nota attivista LGBT, che non dà credito alla Mello ("Non credo minimamente a quella storia") e attacca anche il GF Vip, in un'intervista a Today.
È sicuramente un Grande Fratello che inneggia all'omosessualità, indubbiamente. Però ci sono un po' tanti stereotipi e in qualche modo il tentativo di riportare l'attenzione sul tema affettivo, in questa fase conclusiva, è sinceramente un po' patetico.
Imma Battaglia contro il Gf Vip sulla questione Garko
Riguardo all'edizione, la Battaglia commenta anche il momento al GF Vip del coming out di Gabriel Garko, descrivendolo come un "intenso, doloroso, sofferto" ma "sfruttato anche male", dove la confessione dell'attore si sarebbe trasformata in qualcosa di forzato. Imma conosce evidentemente questo particolare caso, dal momento che Garko è molto amico di sua moglie Eva Grimaldi (con cui ci fu una relazione "di copertura"), al punto che Gabriel è stato testimone alle loro nozze. La Battaglia ha ricordato come anche la precedente edizione del GF Vip fu all'insegna dell'amore gay ("Ci sono finita anche io in mezzo", dice, ricordando la questione con la ex Licia Nunez) ma con un "corrisposto eterosessuale, con la coppia Ciavarro-Clizia". "Era tutto più credibile", sottolinea l'attivista, "Quest'anno probabilmente il cast era tutto molto sbilanciato a seguire il leader Zorzi". Va detto che anche nell'attuale edizione non sono mancate le coppie etero, con due amori nati nella Casa: Giulia Salemi-Pierpaolo Pretelli e Andrea Zenga- Rosalinda Cannavò.
Il coming out di Dayane Mello
Sulla questione Mello, in particolare, la Battaglia è convinta che quella della modella brasiliana sia una pura messa in scena. Eppure, da mesi i fan sono convinti che Dayane provi qualcosa per Rosalinda che va oltre la semplice amicizia. Quando la Cannavò si è legata a Zenga e si è allontanata dalla Mello, quest'ultima è apparsa gelosa della coppia e, alla fine, ha svelato di aver provato dei sentimenti d'amore per Rosalinda, ammettendo anche di aver avuto una relazione con una donna in passato. Imma, però, non è affatto convinta.
Non credo minimamente a quella storia, ma fin dall'inizio. Dayane viene da una cultura, quella sudamericana, che anche lei ha ribadito essere più libera e quindi sicuramente è più abituata a lasciarsi andare, a fare esperienze, ma alla sua ultima dichiarazione non ci credo. Non ci credo perché l'amore vero, quello passionale, non ti fa controllare e non ti riesce a far fermare neanche davanti all'idea che tua figlia ti guardi, come ha detto ieri. È un po' quello che è accaduto a Pierpaolo. Anche lui ha un figlio ma non mi pare che si sia fermato davanti a un amore.
Per la Battaglia c'è "manipolazione" della parola amore
"Grande merito a Signorini, però poi ad un certo punto bisogna essere consapevoli che certe situazioni possono generare confusione. Secondo me si è persa un'opportunità", sostiene l'attivista. Il quadro, in effetti, è confuso anche per il clamoroso voltafaccia di Dayane, che dopo la suddetta dichiarazione d'amore ha mandato Rosalinda al televoto. A questo punto, tutti si sono chiesti se quella della Mello sia stata una "vendetta" per amore o, al contrario, il passo definitivo di un grande piano strategico per vincere. Al di là delle dinamiche di gioco, la Battaglia è convinta che la questione Rosmello sia stata sfruttata in modo negativo dagli autori, facendo più danni che benefici alla causa gay.
L'amore è normale, è naturale, sì certo, ma allora non possiamo continuare a giocare con frasi tipo ‘intendo amore come amica', perché con un'amica non mi guardo occhi negli occhi, non mi accarezzo. C'è stata una brutta manipolazione, una mistificazione e un abuso del termine amore. Se parliamo dell'amore tra due donne, parliamo di amore, non di amicizia. Quegli sguardi, quella complicità fisica, quel continuo contatto è un amore di un certo tipo, non si pone su un livello di amicizia. Qui c'è stata una manipolazione, c'è stata una forzatura. Sembravano persone costrette a dire che si erano innamorate. Zenga rappresenta una società che non capisce e rimane confusa. Non che discrimina, ma che non comprende. Quindi questo continuo giocare con i termini, in realtà è forzare verso un argomento che o esiste o non esiste. Se io mi sono innamorata di te e sono una donna che ama una donna, io sto avendo una relazione lesbica. Chiamiamola con il suo nome.