Immagini dei cartoni animati su Facebook: Di Pietro diventa Robin Hood
Per chi ancora non lo sapesse, questa è la settimana dei diritti dell’infanzia. Quando ci sono di mezzo iniziative così importanti la rete non resta con le mani in mano, e partecipa con tutto il suo carico di creatività. Questa volta un anonimo promotore su Facebook ha avuto un’idea straordinaria, provocando un meccanismo a catena che è andato oltre ogni aspettativa: ”Dal 15 al 22 novembre cambiate la vostra foto profilo di Facebook con quella di un cartone animato della vostra infanzia ed invitate i vostri amici a fare lo stesso”. L’idea è quindi tanto semplice quanto apprezzabile: sostituire la propria foto con le immagini dei cartoni animati su Facebook.
Conosciamo bene le potenzialità di diffusione nel social network, quindi non c’è nemmeno da sorprendersi se in rete improvvisamente dilagano personaggi della fantasia che credevamo dimenticati, per non dimenticare più cosa essi rappresentano: la nostra, e l’infanzia di tanti altri bambini che hanno bisogno di chi li difenda. Anche il mondo della politica ha voluto testimoniare il proprio apprezzamento per l’idea, in alcuni suoi rappresentanti. Il più noto è Antonio di Pietro, il leader carismatico dell’Italia dei Valori, il cui profilo in Facebook ora mostra l’icona di Robin Hood. Invece Alessandra Amoroso sceglie il Re Leone come immagine dei cartoni animati.
Il personaggio scelto è senz’altro di quelli evocativi, ma un ex magistrato che si fa rappresentare da un fuorilegge, per quanto il paragone sia lusinghiero, resta pericoloso. Pertanto di Pietro ha tenuto a precisare che l’idea di scegliere Robin Hood come avatar personale non nasce da un meccanismo di identificazione, ma serve “per ricordare a tutti che in questo Paese, da molto tempo, persone potenti fanno il contrario di quello che faceva Robin Hood: rubano ai poveri e ai deboli, rubano anche ai bambini e agli adolescenti, per dare ai ricchi e ai forti. Il miglior augurio che oggi mi sento di fare ai bambini e ai ragazzi del nostro Paese è di poter vivere domani in un'Italia molto diversa da quella di oggi”.