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In Israele il Grande Fratello non si ferma nemmeno sotto ai razzi

Il “Grande Fratello” israeliano non interrompe le sue trasmissioni e continua lo show nonostante il drammatico conflitto che sta distruggendo il Paese.
A cura di Fabio Giuffrida
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Il "Grande Fratello" non teme nemmeno il conflitto, non teme i razzi né i bombardamenti. Come saprete, anche in Israele, va in onda il format televisivo "HaAh HaGadol", ovvero l'edizione israeliana del più conosciuto "Grande Fratello". Quest'ultimo in Italia, soprattutto nei primi anni di messa in onda, ha riscontrato un notevole successo, catalizzando l'attenzione di milioni di italiani e attraendo, di conseguenza, gli investimenti pubblicitari. Un programma che racconta, giorno e notte, la vita di alcuni "reclusi" che si mettono in gioco, che non hanno peli sulla lingua, che si conoscono e che, a volte, finiscono pure per innamorarsi. Se l'edizione italiana si è conclusa con la vittoria di Mirco Petrilli, il contadino folgorato dalla bellezza e dal fascino di Modestina Cicero, quella israeliana è ancora in corso. Fin qui, nulla di strano, se non fosse che Israele in queste settimane sta vivendo una drammatica situazione dove i morti continuano ad aumentare e la tensione resta altissima.

Al Grande Fratello israeliano installate sirene e bunker

"HaAh HaGadol", dunque, continuerà ad andare in onda e lo farà h24 sulla tv israeliana: non saranno di certo le bombe a fermare un format tv che ha riscontrato, anche lì, ampi consensi. Giunto alla sesta edizione, il "Grande Fratello" era già arrivato a metà del suo percorso, poi però l'8 Luglio è scoppiato il conflitto e, stando alle prime informazioni, da quella brutta giornata gli ascolti sarebbero calati al punto da far perdere una cifra che si aggirerebbe intorno ai 25 milioni di dollari alla nota casa produttrice Keshet. Ad ogni modo la Rete televisiva ha deciso di non interrompere la trasmissione e dunque di proseguire, come se niente fosse successo. Per mettere al riparo i propri concorrenti, però, all'interno della Casa sono state installate alcune sirene e un rifugio anti-bombardamento che è stato già utilizzato ben due volte nel corso di questa settimana.

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