12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Jim Carrey lascia Facebook: “Ha tratto guadagno dall’interferenza russa nell’elezione di Trump”

Jim Carrey ha deciso di lasciare Facebook. L’attore ha chiuso la sua pagina sul noto social network e ha intenzione di vendere le azioni della società di Palo Alto in suo possesso.
A cura di Daniela Seclì
12 CONDIVISIONI
Immagine

Jim Carrey ha deciso di chiudere la sua pagina Facebook. L'attore si è detto convinto che il social network abbia tratto guadagno dalla presunta interferenza della Russia nelle elezioni americane. Carrey ha anche intenzione di vendere le azioni della società di Palo Alto in suo possesso. Ha invitato tutti gli investitori a compiere lo stesso gesto

L'annuncio su Twitter

L'attore, in un breve post pubblicato su Twitter, ha espresso l'intenzione di vendere le sue azioni della società di Palo Alto. Inoltre ha aggiunto: "Sto cancellando la mia pagina perché Facebook ha tratto guadagno dalle interferenze della Russia nelle nostre elezioni e non stanno ancora facendo abbastanza per fermarle. Incoraggio tutti gli altri investitori che hanno a cuore il nostro futuro a fare lo stesso".

Jim Carrey ha lasciato Facebook per via del Russiagate

Jim Carrey, dunque, ha lasciato Facebook per via di quanto emerso nei mesi scorsi. Secondo fonti della Cnn, durante la battaglia elettorale per nominare il Presidente degli Stati Uniti d'America, sarebbero apparsi su Facebook degli spot legati ad ambienti russi, creati ad arte per generare confusione soprattutto in Stati ancora in bilico come il Michigan e il Wisconsin e che, alla fine, hanno permesso la vittoria di Donald Trump.

Jim Carrey chiede a Facebook più controllo

L'attore ha fatto ulteriori precisazioni sul suo gesto tramite un comunicato stampa fatto avere alla CNBC: "Si dovrebbero pretendere più controlli da parte dei proprietari di social media. La facilità di accesso alle diverse piattaforme dovrebbe essere regolata in maniera molto più responsabile. Gli investitori dovrebbero trasformarsi in attivisti: il mondo ha bisogno di capitalismo con una coscienza. Perché mentre l'America ha potuto per molto tempo contare su un vantaggio geografico evidente, ora i social media permettono cyber-ponti di cui si avvalgono persone che non coltivano i nostri stessi interessi e noi glielo permettiamo. Nessun muro potrà mai proteggerci, in questo senso". 

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views