Jovanotti arriva ad Harvard come professore, il video
Se si pensa a Lorenzo Jovanotti è logico il collegamento con la musica ma anche con la società.
Nei suoi testi da sempre è viva l'attenzione nei confronti dell'ambiente, delle guerre, dei Paesi in via di sviluppo e non solo.
Ieri per qualche ora ha abbandonato i panni del rapper per entrare in quelli, decisamente scomodi, di un professore universitario con tanto di giacca e cravatta, microfono e aria quasi seria.
Lasciati salti e slogan per un po ha dato una bella lezione agli studenti della prestigiosissima Università di Harvard, molti dei quali italiani.
L'incontro è stato organizzato dalla Italian Society di Harvard in collaborazione con il Consolato generale italiano di Boston presso il Wiener Auditorium per parlare di diritti umani “'Music and Human Rights: Success and Limits”: questo il nome della speciale lezione che ha ricosso molti consensi e tantissimi applausi.
La scelta dell' esplosivo cantante romano non è casuale ed ecco cosa hanno risposto Andrea Rossi ai più scettici: "Abbiamo scelto Jovanotti perchè", ha spiegato il docente di Economia di Harvard, "i ragazzi del mondo gli riconoscono l'autenticità nell'impegno nel diffondere il suo messaggio di pace. Lorenzo infatti con la sua musica è riiuscito ad arrivare quasi dovunque parlando di politica, società diritti umani" come nel caso dei brani Il mio nome è mai più e Cancella il debito.
"L'emozione della musica è la stessa che può dare un'utopia realizzata. La musica che parla d'amore, che parla di una bella serata con la propria ragazza, è il vero potere se si vogliono diffondere i diritti umani nel mondo. Io vorreri essere più di un attivista, vorrei essere un arista, libero di esprimere ciò che sento, sempre e ovunque".
Queste le parole che hanno fatto breccia nei cuori e nelle menti dei presenti all'evento: ancora una volta Jova non si è tirato indietro e ha incantato la platea come sa fare lui, conquistandola con simpatia e intelligenza.
Alessandra Pugliese
