Julien Assange di WikiLeaks candidato uomo dell’anno sul Time
Ogni anno la prestigiosa rivista americana Time elegge the man of the year, l’uomo dell’anno, ossia il personaggio che più ha fatto parlare di se, nel bene e nel male. Il vincitore viene scelto dai voti di milioni di lettori e per il 2010 ne ha ricevuti una valanga Julien Assange, il fondatore del sito WikiLeaks che con la pubblicazione dei documenti secretati del governo americano ha svelato numerosi retroscena delle guerre condotte dagli statunitensi all’estero, in Afghanistan e in Iraq.
Julien Assange è nato a Townsville in Australia nel 1971, si sposa molto giovane e ha un figlio ma poi si separa dalla moglie. Dalla fine degli anni 80 comincia la sua attività di hacker e giornalista con lo pseudonimo di Mendax. A questo periodo risalgono le prime denunce per hackeraggio , accusato di essere entrato nel database del dipartimento della difesa degli Stati Uniti, viene condannato ma rilasciato per buona condotta dopo aver pagato la cauzione. La sua attività di hacker continua, fino alla fondazione del sito WikiLeaks nel 2007. Quando i primi documenti sull’Iraq vengono pubblicati Assange è costretto a trasferirsi in una località segreta.
Su di lui pendono diverse accuse, quella di aver pubblicato illegalmente documenti protetti dal segreto di stato e di violenza carnale nei confronti di alcune donne. Assange è un personaggio scomodo, piuttosto ambiguo ma sicuramente ha portato alla luce delle scomode verità che il governo americano avrebbe preferito fossero nascoste.
Nella lista dei candidati del Time ci sono fra gli altri Lady Gaga, a sorpresa i minatori cileni, Barack Obama ed il primo ministro turco Tayip Erdogan.
