Justin Jedlica è il Ken umano (FOTO)
No, questa volta non c'entra la Mattel con le sue particolari trovate quali la Barbie trans e il Ken omosessuale. Questa volta, il Ken è umano e si chiama Justin Jedlica. Il ragazzo newyorkese che vedete dalle foto è un 32 enne che vive a Manhattan e che fin da quando aveva 22 anni rincorre il sogno di diventare perfetto. E per questo motivo che, mai stanco dei cambiamenti, ha deciso di sottoporsi a ben 90 interventi di chirurgia estetica affinché potesse diventare il primo "bambolo umano", quel Ken che le bambine di tutto il mondo e non solo adorano e al quale ha scelto d'ispirarsi per realizzare i suoi desideri di gloria. La storia di Justin è ormai nota in tutto il mondo. Nel rincorrere il suo ideale di perfezione estetica, questo ragazzo ha infatti utilizzato il suo corpo a mo di tavolozza, facendo tabula rasa dei precedenti lineamenti, per diventare un uomo completamente nuovo.
Oggi, 90 interventi e 100 mila dollari dopo, è finalmente diventato quello che ha sempre sognato di essere. La storia di Jedlica fa scalpore e, manco a dirlo, desta molta più curiosità perfino rispetto a quella di Cindy Jackson, la donna che si è sottoposta a ben 52 interventi per diventare uguale a una Barbie. Intanto, Justin ha superato ogni record in fatto di chirurgia con quasi il doppio delle operazioni, basti pensare che il solo naso è stato ritoccato ben tre volte. E c'è da aggiungere che, in quanto uomo, la sua corsa verso la perfezione ha fatto storcere più di qualche naso. Non tutti lo apprezzano ma girovagando sul suo profilo Facebook, c'è da ammettere che di fan ne ha a decine, sia uomini che donne.
Lui, peraltro, ha così a lungo inseguito questo suo sogno che è impensabile non possa piacersi, al di là delle critiche. In più, Justin ha un suo primato: nessun altro prima di lui si era sottoposto a così tanti interventi estetici al fine di apparire perfetto e oggi, il fisico scolpito perfino nelle linee meno visibili lo rende più felice che mai. Perfino se gli è costato così tanto in termini sia economici sia fisici. Impossibile, dunque, prestare ascolto alle critiche di chi non riesce a non sbarrare gli occhi di fronte alle sue foto. Dopo la fatica fatta, sarebbe impensabile. E complesso, soprattutto. Impossibile smantellare ciò che così tante mani hanno assemblato. Un'impresa che perfino la potente Madre Natura si guarderebbe bene dall'accettare.