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Karina Huff è morta di cancro, il figlio: “Portava la gioia a tutti quelli che incontrava”

L’attrice di “Sapore di mare” se n’è andata dopo una lotta contro il cancro durata otto lunghi anni: prima la diagnosi di un tumore al seno, poi l’apparente vittoria, quindi il ritorno del male alle tonsille. Una battaglia che lei stessa ha raccontato sul suo blog e che il figlio Alessandro Corona ricorda oggi in un commosso messaggio: “La persona più intelligente e coraggiosa che abbia mai conosciuto. Grazie per avermi dato i più grandi doni che un figlio potrebbe mai sperare”.
A cura di Valeria Morini
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La notizia della morte di Karina Huff è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Assente da anni dalle scene pubbliche, l'attrice londinese era diventata una vera star del cinema italiano negli anni Ottanta, grazie a commedie oggi di culto come "Sapore di mare", "Sapore di mare 2″(dove era la bella Susan, che faceva perdere la testa al playboy Felicino/Christian De Sica e all'imbranato Paolo/ e "Vacanze di Natale". La biondissima inglesina della commedia nostrana, stella archetipica dei cinepanettoni, se n'è andata  il 17 aprile ad appena 55 anni (era nata il 1 gennaio 1961), dopo una lunga lotta contro il cancro.

Dopo alcuni post di amici sulla sua pagina Facebook, la morte di Karina Huff è stata annunciata ufficialmente dal figlio Alessandro Corona, che aveva cresciuto da sola una volta tornata a Londra dopo la separazione dal marito.

È con grande rammarico che mi trovo a scrivere questo post. Dopo anni di lotta contro quello che sembrava un flusso senza fine di cattive notizie, la mia mamma, Carrina Huff, la più bella, coraggiosa e intelligente persona che abbia mai conosciuto, è scomparsa ieri.
A tutti coloro che la conoscevano e ci hanno sostenuto in questi tempi difficili, offro la mia più grande gratitudine e, a tutti coloro che ricordano la gioia che ha portato in ogni vita che ha toccato, vi chiedo di ricordarla con affetto com'era nei suoi giorni migliori.
Per Carrina: una madre veramente sorprendente, una bella figlia e un'amica incredibilmente speciale. Mi mancherà  sempre. Grazie per avermi dato i più grandi doni che un figlio potrebbe mai sperare. Ti voglio bene

Sul blog di Karina Huff il racconto della lotta al tumore

Benché ormai lontana anni luce dalla ribalta mediatica (fatta eccezione per un'ospitata a Domenica Live nel 2013), la Huff aveva deciso di raccontare la sua lunga battaglia contro la malattia in un blog, aperto nel 2012. Dalla scoperta di un nodulo maligno al seno nel 2008, alle infinite terapie che la illusero per ben due volte di aver sconfitto la malattia. La Huff, che era tornata a farsi chiamare semplicemente Carrina (il suo vero nome), così si presentava sul sito:

Ciao, il mio nome è Carrina e ho il cancro al seno, o meglio: lo avevo e ora ce l'ho di nuovo. Sono della ‘sorellanza' di malate di cancro al seno e di tutti coloro che percorrono il cammino e imparano a ballare sotto la pioggia. Benvenuti nel mio blog in cui voglio condividere il mio viaggio con il cancro al seno con il mondo, nella speranza che, così facendo, sarò in grado di aiutare qualcuno là fuori nel cyber spazio e fornire un forum di discussione in cui possiamo condividere le nostre speranze e paure. Nel mio lungo viaggio negli ultimi 4 anni con ‘la bestia', mi sono resa conto di quanto sia importante essere in grado di parlare dei nostri sentimenti. In quanto donne (e alcuni uomini là fuori) tendiamo a voler proteggere: proteggiamo i nostri innamorati e mariti e soprattutto i nostri bambini dal dolore che stiamo attraversando e, di conseguenza, ci teniamo dentro tutti questi pensieri negativi. Questo è un luogo in cui possiamo condividerli, fare nuove amicizie, postare link ad articoli interessanti e di ricerca e, tra le righe, ritrovare la speranza.

La scoperta del cancro alle tonsille: "Non ho più forze"

L'ultimo post risale al settembre 2013, dopo la scoperta di un nuovo male. Quando la Huff pensava di essere guarita, ecco arrivare un'altra terribile diagnosi: un carcinoma alle tonsille, scoperto per errore dai medici con grande ritardo.

La mia vita è stata una serie di battaglie, di test, e non so se avrò la forza di affrontarne un'altra. (…) Come è possibile che sia accaduto tutto questo e di chi è la colpa? Non ho la risposta a questo, probabilmente ci sarà sempre una scusa per proteggere i responsabili e io rimuginerò su questo ‘errore' giorno e notte. Per trovare un po' di pace interiore mi dico che il lato positivo di quanto è successo è che devo considerarmi una persona che per 5 anni è sopravvissuta al cancro al seno. Se guardo in negativo, purtroppo, ho un nuovo tumore primario e mi sto imbarcando verso un altro viaggio sconosciuto.

Il viaggio di Karina, purtroppo, è finito il 17 aprile 2016.

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