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Kasia Smutniak difende i diritti delle donne: “Attenti, può succedere anche in Italia”

Kasia Smutniak, la celebre attrice naturalizzata italiana ma nata in Polonia, ci mette la faccia e difende i diritti fondamentali delle donne insieme ad Emma Bonino, politica che dal 2011 si trova nell’elenco delle ‘150 donne che muovono il mondo’, inserita da Newsweek. I loro pensieri tra le pagine di Vanity Fair.
A cura di Gaia Martino
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“Nessuno tocchi le donne”, così titola il nuovo numero di Vanity Fair. Protagonista della copertina, la straordinaria Kasia Smutniak. L'attrice, naturalizzata italiana ma nata in Polonia, continua a far sentire la sua voce riguardo i diritti delle donne. Da circa un anno racconta, attraverso i suoi canali social, cosa sta accadendo nel suo paese: dallo scorso gennaio, la legge sul diritto all’aborto è diventata ancora più severa. E' stato stabilito che l’interruzione di gravidanza è legale solo in caso di pericolo di vita per la madre e di stupro. Anche in Italia, il tema dell'aborto è piuttosto ostacolato. La Smutniak insieme ad Emma Bonino, che da sempre combatte per i diritti fondamentali, ne ha discusso ai microfoni di Vanity Fair.

Kasia Smutniak difende i diritti delle donne: "Attenti, può succedere anche in Italia"

La celebre attrice 42enne, Kasia Smutniak, in una lunga intervista per Vanity Fair, in compagnia di Emma Bonino, ha affrontato il tema dei diritti fondamentali per le donne. Mestiere, origini e generazione differenziano le due donne: ad unirle però il desiderio di combattere contro le limitazioni sull'aborto.

Emma Bonino che per difendere i diritti in passato è finita in carcere, ha spiegato:

I diritti, come la democrazia, sono una cosa fragile. Se non li curi, non te ne occupi. Vale per le piante del mio terrazzo e per tante altre cose nella vita, ti svegli un giorno e non ci sono più. I giovani non ci pensano mai: sono nati con il divorzio, l’aborto, il voto ai diciottenni, l’obiezione di coscienza, non sanno nemmeno cosa sia il delitto d’onore che, segnalo, abbiamo cancellato nel 1981, non nel Medioevo. I diritti sono quella cosa di cui capisci l’importanza quando non ce l’hai più. Ed esattamente come la democrazia, non crescono sugli alberi: vanno conquistati

Kasia ha raccontato il suo punto di vista che nasce dall'esperienza del suo Paese:

Invece in Polonia alla mia generazione è successo questo: non abbiamo fatto niente. Da un giorno all’altro ci siamo trovati nella società capitalista, ci siamo ubriacati di libertà e ci siamo seduti. Ora quella libertà la stiamo perdendo: così come ci è arrivata, sta andando via. Pezzo dopo pezzo. Io urlo questa cosa polacca ai miei amici non perché la Polonia sia il centro del mondo, ma perché voglio dire: “Attenti, può succedere anche in Italia.

L'attrice utilizza i social ma, ha spiegato, non crede nelle rivoluzioni compiute attraverso il web. Per questo motivo, quando ha potuto, è scesa in campo, a far sentire la sua voce. Ha raccontato l'esperienza vissuta a Varsavia, sua città natale: con un cartello, davanti al Ministero degli Interni, ha protestato contro la condizione dei migranti bloccati al confine tra Bielorussa e Polonia.

"Io sono femminista"

"Questo è un momento di grande visibilità per le donne", prosegue nella sua intervista Kasia Smutniak e conclude:

Prima, dirmi femminista era una cosa che sembrava vecchia, che pronunciavo quasi con imbarazzo. E invece no, lo dico: “Io sono femminista”. E so che questo momento non va sprecato

La celebre attrice raccontando l'esperienza del suo Paese riguardo la legge sull'aborto, prova a difendere e dar fiducia al futuro delle donne in Italia, mettendoci la faccia.

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