Keira Knightley: “Voglio fare la regista per combattere il maschilismo nel cinema”
Keira Knightley è la cover star del numero di febbraio di Harper's Bazaar. Intervistata da Sophie Elmhirst ha parlato a lungo, circa la sua visione del femminismo.
"Penso sia bello che sia finalmente permesso un dibattito sul femminismo. Prima quando qualcuno menzionava la parola "femminismo" si sentiva dire "Oh, chiudi quella c… di bocca". In qualche modo, "femminismo" è diventata una parola sporca. Per lungo tempo è stato considerato strano e credo sia fantastico che ne stiamo venendo fuori."
L'attrice riflette, inoltre, su quanto il suo ambito lavorativo sia dominato dalla componente maschile. La scarsa presenza femminile nel cinema è una delle ragioni che l'hanno spinta a voler intraprendere la strada della regia.
"La carenza di donne nei film è ciò che in parte mi ha fatto considerare l'idea di diventare una regista. Le cose non possono cambiare se non ci sono più donne nei ruoli di potere. Vado a lavorare alle 5:30 del mattino e probabilmente non riuscirò a tornare a casa prima delle 21:00. Molti degli uomini con cui parlo mi dicono "È mia moglie a fare tutto". Hollywood ha tanta strada da fare. Non credo che qualcuno possa negarlo, basta considerare quanto siano poche le donne che riescono ad ottenere un ruolo principale. Man mano che sto crescendo sono sempre più interessata al ruolo di regista. Come attrice devi fare ciò che ti viene richiesto. Dopo averlo fatto così tanto a lungo inizi a chiederti se le cose possano andare diversamente e se esiste un viaggio nel senso opposto. Non so se esista ma sono interessata alle persone che l'hanno fatto"