L’attore Jay Bowdy si suicida in diretta su Facebook, era stato accusato di stupro

Jay Bowdy, aspirante attore americano con una manciata di piccoli ruoli alle spalle, si è suicidato in auto mentre si trovava lungo una strada di Los Angeles, sparandosi un colpo di pistola alla testa. Un evento già di per sé tragico e terribile, cui si aggiunge un particolare a dir poco agghiacciante: poco prima del gesto, Bowdy averva annunciato di voler mettere fine alla sua vita in una diretta streaming su Facebook. 33 anni, sposato e padre di sei figli, era stato accusato una settimana prima di violenza sessuale. La polizia ha trovato Bowdy senza vita un'ora dopo l'allarme dei familiari, che avevano immediatamente chiamato i soccorsi dopo aver assistito alle minacce di suicidio.
Secondo quanto riferito mercoledì dagli inquirenti , la morte è avvenuta nelle prime ore di lunedì 23 gennaio. Bowdy è stato ritrovato sulla sua macchina parcheggiata del North Hollywood Arts District. "Potrebbe essersi sparato dopo aver visto gli agenti che si stavano avvicinando il veicolo", ha riferito Craig Harvey, portavoce dell'ufficio del coroner, al Daily News. Il video realizzato dall'attore un attimo prima della tragedia è stato rimosso dagli amministratori di Facebook.
L'arresto per sospetti di violenza sessuale
Frederick Jay Bowdy era stato arrestato giovedì 19 gennaio perché sospettato di violenza sessuale, e rilasciato il giorno successivo con una cauzione da 100 mila dollari. Non era comunque stato formalmente accusato del crimine. Originario del Texas, Bowdy era apparso in alcuni cortometraggi e come protagonista nel film "Prepper", pellicola indipendente su un insegnante di una scuola di periferia. Stava inoltre lavorando al film russo "Going Vertical", in cui interpretava un giocatore di basket, al fianco, tra l'altro, del noto attore John Savage ("Il cacciatore").