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L’esuberante Laura Maggi sorpresa a guidare in stato di ebbrezza

La sexy barista ci ha dato dentro con gli alcolici e si è messa alla guida avendo superato il limite consentito. Il fermo per guida in stato di ebbrezza le è costato una condanna alla quale Laura Maggi ha fatto ricorso.
A cura di Laura Balbi
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La sexy barista ci ha dato dentro con gli alcolici e si è messa alla guida avendo superato il limite consentito. Il fermo per guida in stato di ebbrezza le è costato una condanna alla quale Laura Maggi ha fatto ricorso.

Come dimenticarsi di lei, Laura Maggi la sexy barista che poco più di una settimana fa ha infiammato i tabloid di tutta Italia, raggiungendo un successo inatteso per il suo bar Le Cafè dove si mostra in abiti succinti e seducenti. La sua storia l’abbiamo già raccontata, ma oggi, mentre il suo bar di provincia continua a fare proseliti e il pienone di clienti uomini, per Laura è arrivata una sentenza in Tribunale ormai nel dimenticatoio. Due anni fa la bella bresciana è stata sorpresa positiva al test dell’etilometro durante la guida, il che le è costato una condanna per guida in stato di ebbrezza. Un controllo che capita a molti, con conseguenze a volte molto aspre, per lei ha deciso un giudice la cui sentenza per ora è inequivocabile; due anni di ritiro della patente di guida e 3mila euro di multa.

La sexy Laura non ci sta e fa sapere di aver fatto ricorso per evitare una sentenza così drastica. Intanto gli affari in quel di Bagnolo Mella vanno a gonfie vele: il calendario sexy della Maggi troneggia indiscusso tra i più richiesti dai clienti, e il suo bar è accorsato addirittura da alcuni curiosi in trasferta dalla Campania, apposta per lei. In tutta questa storia della condanna le donne del piccolo paesino vicino Brescia saranno le uniche a sfregarsi le mani e a cantare vittoria per la piccola rivincita su Laura. Scandalosa e al limite del sopportabile per tutte loro, la condanna per la Maggi suona come una vendetta indiretta; malgrado tutto però Le Cafè rimarrà aperto e i mariti continueranno a concedersi le scappatelle per un cappuccino o un gin tonic. Per le mogli di Bagnolo magra consolazione.

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